AVIS, LA CRISI FA CALARE LE DONAZIONI
A Vittorio Veneto registrato un calo del 2,3% nei primi sei mesi del 2012
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO - La crisi economica influisce anche sull'andamento delle donazioni di sangue. «Ci sono tanti problemi quotidiani che le persone si trovano a dover affrontare in questo periodo e probabilmente l'attenzione verso la donazione viene meno» rileva Luciano Sommariva, presidente dell'Avis Vittorio Veneto.
Il calo delle donazioni è confermato dai dati: 1.474 sacche raccolte (1.274 di sangue intero, 198 di plasma e 2 di piastrine) da gennaio a giugno 2012 contro le 1.507 del primo semestre 2011 (1.309 di sangue, 197 di plasma e 1 di piastrine), dunque un meno 2,3%. E l'andamento negativo non risparmia nemmeno il mese di luglio in cui si registra, nelle prime tre settimane, un meno 5,4% rispetto al luglio 2011.
Manca, dunque, sangue, in particolar modo quello 0 negativo: «Stiamo contattando telefonicamente i nostri donatori con questo gruppo sanguigno invitandoli a donare» continua Sommariva.
Vittorio Veneto, come rileva il presidente, è tra le comunali dell'Avis provinciale che in questi mesi ha perso il maggior numero di donazioni. «Assistiamo anno dopo anno ad un calo delle donazioni - continua Sommariva - eppure i nuovi donatori sono in aumento, già in questi primi mesi si sono iscritti al nostro gruppo 87 persone, un più 4,4% rispetto allo scorso anno». A rispondere ci sono anche i tanti giovani che, nell'arco dell'anno scolastico, i volontari dell'Avis hanno incontrato con iniziative di sensibilizzazione.