SELALUNA Incontra "Il mite caprone rosso" di Roberto Masiero.
Incontri - Presentazioni
quando | 16/11/2024 |
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orario | Dalle 16:00 alle 16:00 |
dove |
Treviso Presso la Sala Conferenze “V. Zanini ”del Museo Bailo, Borgo Cavour, 24 - Treviso |
prezzo | Ingresso gratuito |
info | info@selaluna.it |
SeLALUNA presenta l'ultimo libro di Roberto Masiero:
Il mite caprone rosso – Vita breve di norbert conrad kaser
In questo libro, una biografia romanzata, Masiero ripercorre la vita del poeta più rappresentativo del Sudtirolo del secondo dopoguerra, norbert conrad kaser, morto giovanissimo nel 1978. Masiero, con puntuale, ostinata e appassionata precisione, utilizzando parte della vasta produzione di kaser (lettere, scritti autobiografici, poesie, favole e altro) dà vita a un personaggio sofferente, contradditorio, sempre alla ricerca di una stabilità che gli sfugge, sempre precario, straniero in patria ma sopraffatto dalla nostalgia quando ne è lontano. Studia a Vienna, va in Norvegia, ma poi torna sempre a Brunico, la sua città, ospite di due zie che gli vogliono bene ma che sono un po’ bigotte e parsimoniose. Polemico con il mondo culturale del Sudtirolo, provinciale e tradizionalista è consapevole di farne parte e partecipa a rassegne letterarie in cui dà il suo contributo critico e dissacrante.
Solitudine, povertà, disagio in famiglia e nelle relazioni segnano i suoi giorni. Eppure è capace di infiammarsi quando intravede la possibilità di un legame coinvolgente e appagante, oppure sa essere gustosamente ironico nell’evidenziare le abitudini maniacali di alcuni familiari. Soprattutto è spietato verso se stesso. Fisicamente fragilissimo, è devastato dal vizio del bere che lo condurrà ad una morte precoce, nonostante i ricoveri in una clinica di Verona e in un’altra della Germania dell’Est. Ai suoi funerali ci sono tutti: letterati, religiosi(era stato frate cappuccino), compagni di partito (il KPI, il partito comunista italiano di lingua tedesca), sindacalisti, studenti, dissidenti. Scriverà Alexander Langer:
Personalmente per me era un evento importantissimo: dietro la bara di N.C. Kaser rivedevo, dopo anni, tutti insieme gli amici e i compagni di una volta, nella dispersione più ampia, nella comune contraddizione di essere figli di una terra al tempo stesso assai provinciale e assai ricca di stimoli, combattuti tra la tentazione di voltarle semplicemente le spalle, lasciando cuocere nel loro brodo gli insignificanti e dispotici padrini locali e la gente che li sopporta e li appoggia, e quella di riprovare ancora, per riprendere un discorso lasciato in sospeso, da ognuno di noi, anni addietro.
Dall’opera di Masiero emerge un poeta straordinario, capace di spietate durezze e di travolgenti tenerezze, figlio dell’Heimat di tutta una minoranza di umiliati e offesi del secolo scorso verso cui la maggioranza, gli italiani, non sempre ha saputo muoversi con comprensione e rispetto.
Si adatta tristemente alla storia di questo ragazzo di Brunico, solo e incompreso, l’albatro di Baudelaire, bello e possente quando spazia nel cielo libero ma goffo, brutto e maldestro quando è costretto a vivere un ambiente ristretto e mediocre.
Roberto Masiero
Roberto Masiero, nato a Bolzano nel 1952 e cresciuto in Sudtirolo/Alto Adige, da molti anni vive vicino a Treviso. Autore di prosa e poesia, ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi Dragan l’imperdonabile (Infinito, 2019), L’illusione che non basta (Meligrana,2017), La strana distanza dei nostri abbracci (Meligrana, 2013) e Mistero animato (Mobydick), finalista al premio Rhegium Juliii come opera prima, nonché la raccolta di racconti Una notte di niente Editing, 2005)