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02 dicembre 2024

Treviso

Simulazioni di incidenti stradali, rischi ed effetti psicologici post incidente: studenti al Sant’Artemio per il Drive Camp

Si è svolto oggi nella sede della Provincia il progetto di sicurezza stradale i sensibilizzare i giovani sui possibili rischi alla guida di un mezzo

| Isabella Loschi |

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Drive Camp

TREVISO - Simulazioni di incidenti con auto, scooter e biciclette. Si è svolto al Sant’Artemio il “Drive Camp”, il progetto di sicurezza stradale rivolto agli studenti trevigiani per fornire consigli pratici su come prevenire un sinistro e affrontare situazioni di pericolo. Non solo: oltre alla spiegazione delle dinamiche di un incidente, sono stati affrontati con ragazze e ragazzi anche i temi degli effetti psicologici post incidente, della percezione del rischio e dei servizi a supporto di chi, purtroppo, resta coinvolto in un incidente.

Organizzato dalla Provincia in collaborazione con il Tavolo per la Sicurezza Stradale, la Prefettura di Treviso, l’Ulss2 Marca Trevigiana, il Comune di Treviso, La Rete di Malachia, l’Ufficio Scolastico Provinciale, la Questura di Treviso, i Vigili del Fuoco, il SUEM 118, la Polizia Stradale, la Guardia di Finanza, il Comando Provinciale dei Carabinieri, la Federazione Motociclistica Italiana e CentroMarca Banca, partner dell’evento.

Nella prima parte dell’evento si è svolta nel viale esterno del Sant’Artemio, sede istituzionale della Provincia di Treviso, una serie di crash test, ovvero di simulazioni di incidenti reali su vari scenari, che coinvolgono auto, scooter e biciclette. Nel corso delle simulazioni, vengono spiegate alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori le dinamiche degli scontri, a cura della Federazione Motociclistica Italiana, con il coinvolgimento di Forze dell’Ordine (Polizia Stradale e Comando Provinciale dei Carabinieri), Suem 118 e Vigili del Fuoco.

Nella seconda parte, dalle 11.30 alle 12.30, ragazze e ragazzi si sono spostati nell’Auditorium della Provincia per assistere a un’analisi dettagliata degli strumenti tecnici utilizzati da forze dell’ordine, Suem e Vigili nel corso dei crash test e per affrontare, insieme al Servizio Promozione Salute dell’Ulss2 Marca Trevigiana e a una psicologa del traffico: sarà dato spazio alle emozioni vissute dai giovani durante l’evento, cercando di allargare lo sguardo e focalizzare gli effetti positivi dell’esperienza. La finalità è dare loro uno “strumento” emotivo da portare a casa, trasformando il momento forte a cui hanno assistito in un impegno, in un vero e proprio primo seme di consapevolezza.

“Il Drive Camp di oggi è il risultato di un lavoro iniziato dalla Provincia oltre vent’anni fa e che ha trovato compimento in un progetto che questa mattina ha portato direttamente al Sant’Artemio la sensibilità dell’Ente sul tema e la competenza di Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, SUEM 118, medici e psicologi – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – un esperimento ben riuscito: oggi ragazze e ragazzi hanno potuto vedere in prima linea cosa comporta un incidente a trecentosessanta gradi e capire cosa fare per tutelarsi”.

“Fondamentale realizzare iniziative di sensibilizzazione come queste, osservare l’impatto e l’urto lascia davvero scioccati e speriamo che queste immagini forti servano a sensibilizzare i giovani e i meno giovani e capire che alla guida non si può essere alterati o distratti Un plauso alla Provincia a tutti gli organizzatori – le parole di Mario Conte, sindaco di Treviso - e soprattutto a chi interviene nei momenti critici come gli incidenti. Progetti così devono essere replicati, non solo per i giovani, ma anche per i meno giovani, perché purtroppo gli autori di incidenti stradali non hanno età”. “Un nuovo progetto per sensibilizzare studentesse e studenti su un tema importantissimo, quello della prevenzione dagli incidenti, per imparare come evitare possibili rischi, prendere consapevolezza e proteggersi – le parole di Barbara Sardella, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale – ringrazio la Provincia che ci coinvolge sempre e tutte le Autorità sul campo che hanno dimostrato quello che succede davvero sulla strada”.

“Oggi è la mia prima uscita pubblica da quando ho ricevuto l’incarico di questore di Treviso e per me è un onore partecipare a un progetto come questo, che ha messo in rete le competenze di Enti, Ulss2 e Forze dell’Ordine a beneficio dei giovani – evidenza Alessandra Simone, questore di Treviso – ringrazio la Provincia, con cui diamo seguito a una consolidata collaborazione, per aver organizzato la giornata e tutte le Autorità che hanno collaborato”.


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