Dal Venezuela le ceneri tornano a Meduna dopo sei anni di "battaglie" burocratiche
La storia di Giorgio Astolfo, partito da Meduna nel dopoguerra
| Angelo Giordano |
MEDUNA DI LIVENZA - Negli ultimi sei anni, la famiglia di Giorgio Astolfo ha affrontato una lunga battaglia contro la complessa burocrazia venezuelana per realizzare il suo ultimo desiderio: tornare a Meduna di Livenza per essere sepolto nella sua terra d'origine.
Giorgio, nato nel 1926, lasciò Meduna nel dopoguerra per cercare una nuova vita in Venezuela, insieme a tre compaesani. Mentre gli altri tornarono dopo pochi mesi, Giorgio decise di rimanere lì per sempre. È venuto a mancare sei anni fa all'età di 92 anni, circondato dall'affetto della sua famiglia e del fratello Vittorino, che lo raggiunse in Venezuela quando aveva appena 15 anni.
Dopo lunghe trattative, la famiglia è finalmente riuscita a riportare le ceneri di Giorgio in Italia. Domani mattina, sabato, alle 11.15 si terrà la cerimonia di tumulazione nel cimitero di Meduna, accanto al padre Vittorio.
Maria Patrizia Astolfo, figlia di Vito, insieme a suo figlio Cesare e a Vittorino, fratello di Giorgio, sono stati ricevuti oggi in municipio dal sindaco Arnaldo Pitton per gli ultimi preparativi. Maria Patrizia ha spiegato: «È stato essenziale per noi riportare nostro padre nella sua terra d’origine». Le sue ceneri sono state suddivise in quattro parti: una è stata sepolta vicino alla prima azienda che fondò in Venezuela, un'altra all'azienda Santa Rosa, l'ultima nel cimitero locale di Santa Barbara e l'ultima qui a Meduna di Livenza, dove tutto ebbe inizio».
Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis
Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo