"Spegnete gli autovelox in tangenziale", nuova diffida al sindaco e al Prefetto di Treviso
Lettera dell'associazione Centro Consumatori Italia
| Isabella Loschi |
TREVISO - Dopo la denuncia presentata dall’associazione Altvelox anche l’associazione Centro Consumatori Italia diffida il sindaco Mario Conte e il prefetto di Treviso Angelo Sidoti, dal continuare a tenere accesi gli autovelox presenti lungo la tangenziale. "Le recenti gravi dichiarazioni rese dal sindaco di Treviso - si legge - evidenziano come l'amministrazione intenda ignorare completamente le disposizioni delle autorità in luogo della tanto millantata sicurezza. Il rischio di aumento della sinistrosità per eccesso di velocità dovuto al possibile spegnimento degli autovelox, viene paventato come se le apparecchiature di rilevamento fossero l’unico modo di prevenire gli incidenti ignorando completamente che la presenza effettiva sulla strada degli agenti di pattuglia e vigilanza sarebbero, in concreto, il mezzo più efficace per prevenirli”.
"In attesa di un intervento chiarificatore da parte del Ministero dei trasporti, della grave situazione deficitaria rilevata dalla Suprema corte, sussistono le condizioni atte a suggerire, in via prudenziale e cautelativa, una sospensione dell'uso delle apparecchiature autovelox ritenute illegali, onde evitare il proliferarsi di ricorsi con possibile condanna degli enti pubblici fruitori alle spese di lite e correlato eventuale danno erariale a loro direttamente imputabile”, evidenzia il “Centro consumatori Italia” nella lettera-diffida che è stata inviata.
"Attualmente non ci sono apparecchi autovelox omologati sulle strade italiane, in base a quanto sancito dalla suprema Corte, per cui a fronte di tali fondamentali distinzioni, gli utenti potrebbero presentare ricorsi in massa tali da rendere difficoltosa se non impossibile la gestione da parte delle prefetture o dei Giudici di Pace tale situazione" si legge in un altro passaggio della lettera. "Non anche applicabile in termini motivazionali e deroganti quanto disposto dall’art.345 del regolamento della strada, che parla di sola “approvazione”, non potendo tale norma eludere la diversa pretesa di “omologazione” imposta dall'art. 142 CDS, norma primaria e speciale, che legittima il diritto alla difesa esperibile dagli utenti della strada sanzionati mediante autovelox dichiarati fuorilegge, eccependo carenza di omologazione Mi.S.E., incombendo in tal caso sulla Pubblica Amministrazione onere di fornire prova contraria inesistente”.
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