11/09/2024nubi sparse

12/09/2024rovesci di pioggia

13/09/2024nubi sparse

11 settembre 2024

Nord-Est

In ferrata senza imbrago e con un bambino in braccio (VIDEO)

Soccorso Alpino e SAT lanciano l'allarme: cresce il numero di escursionisti impreparati e incoscienti

| Carlo De Bastiani |

immagine dell'autore

| Carlo De Bastiani |

Ferrata senza imbrago con bambino

La stagione estiva è appena iniziata, ma già si moltiplicano gli interventi del Soccorso Alpino per soccorrere escursionisti impreparati o in difficoltà. Un fenomeno preoccupante che mette a rischio non solo l'incolumità dei singoli, ma anche quella dei soccorritori e la gestione complessiva delle emergenze in montagna.

 

 

Recentemente, alcuni video diffusi sui social media hanno mostrato situazioni al limite dell'incredibile: una madre che accompagna la figlia su una via ferrata e un padre con un bambino in braccio, entrambi privi di qualsiasi attrezzatura di sicurezza. Episodi che hanno scatenato polemiche e riacceso il dibattito sulla sicurezza in montagna.

 

Walter Cainelli, presidente del Soccorso Alpino trentino, non nasconde la sua preoccupazione: "C'è sempre di più, purtroppo, un atteggiamento a sottovalutare il rischio. Ribadiamo l'importanza di valutare bene un'attività: consultare le previsioni meteo, avere l'attrezzatura adeguata e capire il proprio livello di preparazione".

 

Il problema, tuttavia, non si limita alla mancanza di attrezzatura. Sempre più spesso, gli escursionisti sottovalutano i tempi di percorrenza o si avventurano su percorsi al di sopra delle loro capacità. "Purtroppo talvolta sembra di svolgere un servizio taxi", lamenta Cainelli, riferendosi a chi chiama i soccorsi per evitare di scendere a piedi dopo aver trovato una seggiovia chiusa.

 

Cristian Ferrari, presidente della Società Alpinisti Tridentini (SAT), punta il dito contro l'influenza dei social media: "Ci sono ancora alcuni escursionisti che non valutano attentamente l'uscita perché magari si sentono più in dovere di raggiungere una destinazione per avere una foto che per apprezzare l'itinerario".

 

Il fenomeno ha un impatto significativo sull'organizzazione dei soccorsi. Nel 2023, il Soccorso Alpino trentino ha effettuato 1.549 interventi, soccorrendo 1.637 persone, con un aumento del 12,8% rispetto all'anno precedente. Ogni intervento, anche quello apparentemente più semplice, richiede risorse e può potenzialmente ritardare soccorsi più urgenti.

 

Entrambi gli esperti concordano sull'importanza di una maggiore consapevolezza e preparazione. "Non si deve avere paura o provare vergogna a rinunciare e tornare indietro, si tratta di semplice buon senso", ricorda Cainelli. Ferrari aggiunge: "La consapevolezza dei propri limiti è una qualità, soprattutto in ambiente alpinistico".

 

In conclusione, mentre la montagna continua ad attrarre un numero crescente di appassionati, è fondamentale che l'entusiasmo sia accompagnato da una adeguata preparazione e dal rispetto per l'ambiente alpino. Solo così si potrà garantire una fruizione sicura e sostenibile delle nostre montagne.


Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis

Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo


 

 


| modificato il:

foto dell'autore

Carlo De Bastiani

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×