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09 dicembre 2024

Castelfranco

Ca’ Foscari e The Wallà: un'Intesa per salvaguardare i murales di Riese Pio X

Le opere di street art che abbelliscono il paese saranno preservate nel tempo

| Margherita Zaniol |

| Margherita Zaniol |

murale

RIESE PIO X / VENEZIA – Esperte del settore Scienza della Conservazione del Patrimonio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia hanno siglato un accordo per la tutela dei murales realizzati nell'ambito del progetto The Wallà. Il loro obiettivo è salvaguardare le opere d'arte murale, minacciate dal deterioramento causato dal tempo e dagli agenti atmosferici. "Le salveremo studiando la composizione e il comportamento dei prodotti usati dagli artisti", spiegano le ricercatrici. Il tema della conservazione delle opere di street art ha guadagnato attenzione con il salvataggio dei murales di Keith Haring, affidato a un team di scienziati dell’Università di Pisa. Anche in Italia, dove migliaia di artisti operano nel campo della street art, la questione è rilevante, sebbene solo pochi raggiungano fama internazionale. I dipinti murali contemporanei, realizzati con materiali sintetici commerciali, spesso non sono pensati per durare nel tempo, causando problemi come variazioni cromatiche e distacco della pittura. La sfida è comprendere questi materiali per effettuare interventi conservativi adeguati.

Il gruppo di "Scienze per la Conservazione del Patrimonio Culturale" dell’Università Ca’ Foscari, guidato dalla professoressa Francesca Izzo, promuove da anni ricerche scientifiche sui materiali della street art. Con il recente protocollo d’intesa firmato con l'associazione Collettivo Bocaverta APS e il Comune di Riese Pio X, Ca’ Foscari parteciperà alla realizzazione e conservazione di nuovi murales a Vallà. Previsti per l’estate, gli interventi coinvolgeranno artisti come Tellas, Pixel Pancho, Franco Fasoli, Joys e Orion. “Il progetto The Wallà diventa così un pilota non solo per la rigenerazione urbana, ma anche per la conservazione delle opere murali all’aperto”, ha dichiarato Samuele Stocco del Collettivo Bocaverta APS. "Stiamo sperimentando quanto il tempo e le condizioni ambientali deteriorino la street art, rendendo necessarie buone pratiche conservative per preservare i murales."

“Nell’ambito della collaborazione con The Wallà e il Comune di Riese Pio X, eseguiremo campagne diagnostiche coinvolgendo studenti e studentesse di conservazione”, ha aggiunto la professoressa Izzo. “Studieremo i materiali usati dagli artisti e valuteremo strategie di conservazione e manutenzione, spesso più economiche rispetto a restauri post-degrado. Questo lavoro genererà tesi di laurea in Conservation Science and Technology for Cultural Heritage e Scienze e tecnologie per i beni culturali. La formazione di futuri conservation scientists sarà fondamentale per proteggere la street art dall’oblio del tempo.” A Vallà, una frazione di tremila abitanti attraversata da trentamila veicoli al giorno, negli ultimi quattro anni sono stati realizzati 17 murales, attirando migliaia di turisti. Tra gli artisti di fama internazionale figurano EricailCane, Stenlex, Millo e Agostino Iacurci. Il Comune di Riese Pio X ha sostenuto il progetto fin dall'inizio, e la convenzione con Ca' Foscari rappresenta un ulteriore passo avanti, dimostrando come un investimento culturale possa essere anche sociale ed economico.

La storia di The Wallà
The Wallà è un progetto di rigenerazione urbana partecipata partito a maggio 2021 su iniziativa dell’associazione di promozione sociale “Collettivo BocaVerta APS”, in collaborazione con il Comune di Riese Pio X e con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Treviso. Il nome unisce in un gioco di parole il termine inglese wall (muro) e il paese in cui ha luogo l’iniziativa, Vallà (frazione di Riese Pio X, nel Trevigiano). Attraverso il linguaggio della street-art si vuole migliorare aree di degrado urbano e creare opportunità culturali ed economiche per il territorio, valorizzando gli immobili oggetto degli interventi degli artisti. The Wallà si propone di trasformare i muri di edifici pubblici e privati in tele per un museo permanente a cielo aperto. Ad oggi sono state realizzate 17 opere in totale: 13 su pareti private (case, capannoni) e 4 su superfici pubbliche (scuola elementare, campo da basket e da pallavolo) e l’iniziativa è in continua espansione. Ogni opera in media supera i 60 metri quadri, si stima che ad oggi siano stati riqualificati oltre mille metri quadri di pareti. Tra gli altri, hanno partecipato al progetto artisti di fama internazionale come Ericailcane, Kraser, Zed1, Zentequerente, Tony Gallo, Vera Bugatti, Alessandra Carloni, Bastardilla, Agostino Iacurci e StenLex. L’iniziativa è stata anche oggetto di studio del corso di laurea e del Master di II livello in Design di Prodotto presso la Raffles Milano Istituto Moda e Design, con l’intento di sviluppare progetti per le aziende locali e il paesaggio urbano.
 


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Margherita Zaniol

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