Nella Marca 84 persone si sono tolte la vita nel 2023: "Necessari supporto e aiuto per chi resta"
L'Ulss2 avvia nel distretto di Pieve il corso per formare un team di professionisti esperti per supporto e prevenzione
| Isabella Loschi |
PIEVE DI SOLIGO - Solo nel 2023, in provincia di Treviso, si sono verificati 84 suicidi, di cui 66 uomini e 22 donne. La fascia di età in cui si verificano maggiormente le morti violente ( suicidi e incidenti stradali) è quella compresa tra i 15 e i 29 anni (dato nazionale) e di queste solo il 20% è dovuto a disturbi mentali.
Numeri che, dopo la pandemia, sono in aumento. Per cercare di dare un aiuto concreto a chi ha perso persone care per cause violente l’Ulss2 ha deciso di avviare la seconda edizione del corso di formazione su “L’intervento di postvention d’emergenza” con l’obiettivo di formare un team di professionisti esperti, su base volontaria, di varie aree professionali, in grado di intervenire in tempi brevi sul luogo dell’evento una volta allertato da Suem, Forze dell’Ordine. Il Servizio, già proposto a Treviso e che quest’anno sarà replicato nel territorio di Pieve di Soligo, risponderà alle necessità dei sopravvissuti alle morti di persone care per cause violente, suicidi in primis, e alla comunità locale al fine di promuovere una sana elaborazione degli eventi e fare prevenzione. L’iniziativa è stata coordinata dal direttore del Dipartimento di Salute Mentale, Carola Tozzini, del dr Stefano Sanzovo, psichiatra del DSM e membro del Tavolo provinciale per la Prevenzione dei Gesti Suicidari, del dr Francesco Rocco, presidente della Rete di Malachia, e del dr. Luigi Colusso, fondatore del Tavolo provinciale e dei gruppi d’aiuto sulla postvention.
“Le morti per cause violente, come il suicidio, l’omicidio e gli incidenti stradali, hanno alcune caratteristiche comuni, a cominciare da trauma per i sopravvissuti e necessità di superare lo stigma che accresce le difficoltà di far fronte ai bisogni immediati, pratici, relazionali, emozionali, individuali e familiari - spiega il dottor Francesco Rocco, presidente della Rete di Malachia - Contemporaneamente questi eventi influiscono negativamente sulla comunità perché generano sospetti, accuse, giudizi, acuendo i conflitti e lacerando il contesto sociale.
Nei sopravvissuti questi eventi lasciano ferite profonde, si tratta di traumi importanti e difficili da affrontare, in relazione ai quali il Tavolo Provinciale ha riconosciuto il bisogno di interventi tempestivi, di breve durata e del tutto distinti dai successivi interventi psicoterapeutici: interventi di postvention che risultano efficaci per le necessità immediate dei sopravvissuti e facilitano il successivo ricorso ai percorsi per l’elaborazione del lutto”. L’importanza dell’iniziativa è stata sottolineata da tutti i presenti in quanto riuscirà, da un lato, a intercettare possibili segnali di disagio e, dall’altro, a offrire supporto ai sopravvissuti, ma anche alla collettività, che da queste tragedie viene segnata e ferita.
“Creare una rete a supporto di coloro che sopravvivono al trauma di una morte violenta che li coinvolge da vicino ritengo sia fondamentale - afferma il direttore generale, Francesco Benazzi - e per questo ringrazio la dr.ssa Tozzini del DSM che, assieme al Tavolo provinciale di prevenzione dei gesti suicidari, supporta e collabora a questo nuovo percorso di formazione appositamente pensato per dar forma e sostanza alla rete di sostegno. Mi auguro che numerose persone accolgano l'invito a formarsi per tendere la mano a chi ha estremo bisogno di aiuto, un vero e proprio gesto d’amore che andrà a beneficio di tutta la comunità coinvolta, perché queste tragedie si espandono e interessano a vari livelli tutta la comunità”.
CORSO - Il corso di formazione, organizzato dall’Ulss 2 Marca trevigiana in collaborazione con il Tavolo Provinciale per la Prevenzione dei Gesti Suicidari, rende disponibili 50 posti. Possono parteciparvi gratuitamente i dipendenti dell’Azienda sanitaria e, con un contributo di 80 euro, persone con esperienza lavorativa nel campo della sanità, dell’assistenza sociale (compresa quella spirituale, religiosa e forme di volontariato), delle Forze dell’Ordine e della Protezione Civile. Sono previsti tre moduli costituiti da tre incontri ciascuno, con orario 15.00-18.00. Il 24 maggio, come da programma, il corso verrà presentato con un primo incontro pomeridiano nella sala Monsignor Dal Col del Centro Conferenze Ulss 2 di Conegliano, alle 15:00, e contestualmente verranno aperte le iscrizioni attraverso il portale aziendale TOM: https://tom.aulss2.veneto.it. La formazione inizierà il 23 settembre e terminerà l’11 novembre 2024. Una volta concluso il corso i partecipanti entreranno a far parte del Team dedicato e formato per interventi di postvention.
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