Dopo la polvere magnetica, il mistero della schiuma
Segnalazione anche a Serravalle su un liquido biancastro che emerge dall’acciottolato
VITTORIO VENETO - L’articolo sulla misteriosa polvere nera dalle proprietà magnetiche, raschiata dalla cappotta di una vettura nella zona nord di Vittorio è dilagato sui social; l’argomento, che tocca la salute pubblica, è giustamente molto sentito. Sono arrivati apprezzamenti per l’attento impegno giornalistico di OT. Arrivate pure delle segnalazioni di conferma del fenomeno, riscontrato anche in altro comune. Grande interesse ma pure una certa preoccupazione riferibile alle ipotesi – che non spetta a noi dirimere- sul fatto che quella polvere possa essere inalata, possa superare la barriera polmonare, possa invadere anche altri vitali organi incluso il sistema nervoso.
Ripetiamo che il nostro intento resta quello di segnalare il caso a chi competa, non certo di generare derive di natura allarmistica, complottistica o addirittura psicotica. Tra le segnalazioni ricevute a seguito di quell’ articolo e che i lettori ci chiedono di esporre ve n’è una che riguarda la schiuma biancastra che spesso si raggruma all’imbocco dei tombini in caso di piogge dopo periodi siccitosi e si presume derivi dal dilavamento dell’asfalto. Prodotti di decadimento dei motori a scoppio, degli pneumatici? Anche questi sono elementi inalabili, pericolosi? Non parrebbe della stessa natura il ristagno biancastro che ci viene documentato con una foto scattata ieri a Serravalle in via Martiri.
Probabile si tratti d’una emulsione della sabbia che viene usata nel posare i cubetti di porfido. Qui magari il discorso riguarda la cocciutaggine nel continuare a metter porfido su una strada così trafficata. La sabbia vien sciacquata, toglie sostegno ai cubetti che si spostano, crean buche e saltan via. Nella foto si nota anche i danni agli intonaci che si sgretolano per le vibrazioni ed il loro lugubre annerimento che, nonostante la ventosità di Serravalle, non risparmia certamente i polmoni dei residenti. E’ questo il prezzo che dobbiamo pagare per vivere come stiamo vivendo?
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