La liceale coneglianese Sofia Sossai, “scoperta” dal conduttore della rassegna stampa di “Prima Pagina”, Stefano Feltri
Dalla scuola di reportage “Goffredo Parise” di Treviso alla newsletter “Appunti”
CONEGLIANO - TREVISO - La scuola di reportage “Goffredo Parise” di Treviso sta dando i primi frutti, verso la formazione e la scoperta di nuovi talenti del giornalismo italiano. Sofia Sossai, 18 anni, studentessa dell’ultimo anno del Liceo classico “Marconi” di Conegliano, è la nuova firma della newsletter “Appunti”, progetto editoriale digitale diretto soprattutto ai giovani (la “generazione post-edicole”), creato da Stefano Feltri, già direttore di Editoriale Domani ed ex vice direttore de “Il Fatto Quotidiano”, conduttore della rassegna stampa di “Prima Pagina” per Radio Rai 3.
Stefano Feltri, nel mese di novembre 2023, è stato il docente della prima lezione della scuola di reportage, giunta alla quarta edizione, fondata da Antonio Barzaghi e Maria Rosaria Nevola nell’ambito del Premio Goffredo Parise per il giornalismo d’inchiesta. La scuola è sostenuta dai Comuni di Salgareda, Ponte di Piave e Treviso, dalla Camera di commercio Treviso – Belluno /Dolomiti, dalla Provincia di Treviso e dal Soroptimist Club. “Ho conosciuto Sofia Sossai, 18 anni, liceale, a un corso di giornalismo che ho tenuto a Treviso, nell’ambito della scuola di reportage Goffredo Parise. Le ho chiesto di fare una cosa difficile ma, credo, interessante: raccontare in una rubrica quello di cui parla con i suoi coetanei liceali”, scrive Stefano Feltri. “Non soltanto le sue opinioni, ma le sue interazioni: da tempo ormai c’è uno scollamento completo tra temi, priorità e interessi di una generazione cresciuta senza giornali e quella che domina il dibattito pubblico con i suoi quotidiani, i talk show, le trasmissioni radio. Chi ha meno di trent’anni vive in una sfera pubblica diversa, che ha altre priorità, altre figure di riferimento, altri criteri di valutazione. Ho chiesto a Sofia di aiutarci a capire non solo cosa pensano lei e i suoi amici, ma anche come pensano”. La rubrica si intitola “Parlarne tra amici” e nel primo appuntamento la studentessa coneglianese affronta la questione di come scegliere l’università. “Non capita tutti i giorni di vedere e parlare con giornalisti della Rai, di Repubblica (e non solo), e scrittori. Insomma gente che fa questo mestiere tutti i giorni. Provo una grandissima emozione ascoltandoli parlare”, così si presenta Sofia Sossai,
“Ogni lezione è stimolante, offre spunti di letture da articoli, reportage a veri e propri libri. Il mantra qui, alla Scuola di reportage, è proprio questo: prima di scrivere è fondamentale leggere. Le occasioni per mettersi in gioco in prima persona poi sono tantissime: io per esempio ho appena iniziato a scrivere per Stefano Feltri sulla sua newsletter Appunti”. Martedì 30 gennaio, nella sala conferenze della Camera di Commercio Treviso – Belluno /Dolomiti, si è svolto il quarto incontro della scuola di reportage dell’anno 2023-2024, a cui partecipano 55 studenti provenienti da sette licei di vario indirizzo: “Duca degli Abruzzi”, “Canova” e “Da Vinci” di Treviso; “Marconi” di Conegliano; “Berto” di Mogliano Veneto; “Giorgione” di Castelfranco Veneto; “Scarpa” di Oderzo. La lezione ha esplorato le potenzialità del giornalismo narrativo, sotto la guida di un altro docente “straordinario”: Riccardo Staglianò (nella foto), inviato del “Venerdì di Repubblica”, nonché autore di saggi editi da Einaudi e docente, dal 2000 al 2010, di nuovi media alla Terza Università di Roma. Accanto al giornalista di “Repubblica” anche da Lisa Iotti (nella foto), inviata di “Presadiretta” e tutor della scuola di reportage “Parise”. “Curiosamente l’unica cosa che non insegnano nelle scuole di giornalismo italiane è lo stile. Che è un po’ come se all’accademia di belle arti non ci fosse un corso di disegno”.
Partendo da questa constatazione, Riccardo Staglianò ha costruito il suo seminario sul giornalismo narrativo, pescando a piene mani dai fuoriclasse indiscussi del genere: da Tom Wolfe a David Foster Wallace, da Emmanuel Carrère a Joan Didion. Inoltre l’inviato – docente ha condiviso con gli studenti i ferri del mestiere, affinati in quasi un quarto di secolo di professione: dalla preparazione alla stesura di un reportage, fino all’uso dell’intelligenza artificiale generativa come potente alleata. Il 22 febbraio i liceali trevigiani incontreranno Emiliano Poddi, autore di romanzi pubblicati da Feltrinelli e docente della Scuola di scrittura e cinema Holden di Torino, fondata trent’anni fa da Alessandro Baricco.
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