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09 ottobre 2024

Treviso

Ricci, ghiri, civette e anche la lupa Elsa: oltre 2.300 animali selvatici salvati dal Cras

93 specie assistite nel 2023 grazie al lavoro del centro formato da Polizia provinciale, Guardie per l’Ambiente e personale medico veterinario

| Isabella Loschi |

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civetta

TREVISO - Ricci, ghiri, tassi, lepri, civette, merli, scoiattoli e persino un lupo. Sono stati ben 2.387 gli animali selvatici in difficoltà sul territorio provinciale recuperati e salvati dal Centro di Recupero Fauna Selvatica (Cras) di provincia di Treviso nel corso del 2023. Di questi, 2.092 gli esemplari gestiti direttamente all'interno del Centro nel corso del con cure e medicazioni specifiche. In tutto 93 specie differenti: al primo posto il riccio con 517 esemplari recuperati, al secondo il merlo con 332 esemplari, poi 179 tortore dal collare e ancora 91 civile, 80 germani reale, poi lepri e persino una giovane lupa investita, arrivata al Cras da Belluno in condizioni disperate, curata e rimessa in libertà.

“Sono stati numerosissimi gli interventi, ma se devo citarne uno in particolarmente ricordo con piacere il caso della lupa Elsa – ricorda Marco Martini, veterinario del Cras – dopo l’investimento stradale e il recupero in territorio bellunese, abbiamo ospitato la lupa al Centro della Provincia per tutte le cure necessarie. Presentava molteplici fratture, non era un caso semplice. Eppure ha risposto positivamente all’intervento medico e nella primavera dell’anno scorso l’abbiamo liberata nella sua area d’origine, in provincia di Belluno. Grazie al monitoraggio effettuato dall’Università di Sassari, che su indicazione della Regione Veneto è incaricata nell’ambito di un progetto di ricerca proprio sui lupi, abbiamo appreso che mesi seguenti ha percorso oltre 100 km, tornano al suo stato selvaggio in piena salute”.

Il Centro di Recupero Fauna Selvatica è gestito dalla Provincia di Treviso, 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, nell'ambito delle funzioni di tutela dell'ambiente e degli animali selvatici del territorio. Si occupa di recuperare gli animali selvatici feriti e in situazioni di difficoltà sul territorio provinciale, svolge tutti gli accertamenti e le cure necessari per riportarli in natura in sicurezza e salute. È diretto dalla Polizia Provinciale con la collaborazione delle Guardie per l'Ambiente della Regione Veneto ed è a supporto anche della Polizia provinciale di Belluno, che usufruisce di una convenzione specifica per le attività di recupero e cura. Per segnalare la presenza di animali in difficoltà e ricevere opportune indicazioni dal personale medico del Centro di Recupero Animali Selvatici della Provincia di Treviso, i cittadini possono telefonare al numero: 320 432 0671 attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.

“Un’intensa attività nel 2023 che ha visto oltre 2000 recuperi grazie allo straordinario lavoro della squadra provinciale del Cras formata da Polizia provinciale, Guardie per l’Ambiente e personale medico veterinario – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – l’esperienza negli anni ci ha resi punto di riferimento per tutto il territorio regionale. Come Provincia stileremo delle linee guida, una sorta di vademecum, con le indicazioni da seguire nel caso in cui ci si imbatta in un animale, come evitare di toccarlo o spostarlo, quali aspetti osservare per capirne le condizioni e tutti altri semplici accorgimenti a cui prestare attenzione. Condivideremo questo vademecum anche con i Comuni, in modo che possano affigerlo negli spazi dedicati o pubblicarlo sul proprio sito, così da diffonderlo tra i cittadini”. 


“È un orgoglio dire che il nostro Cras è diventato davvero un punto di riferimento per il territorio – le parole di Maria Teresa Miori, dirigente della Polizia provinciale – l’esperienza dei nostri collaboratori è straordinaria, gestire così tanti casi non è affatto semplice. La soddisfazione più grande è quando riusciamo a soccorrere un animale e vedere il suo percorso di recupero al Centro, grazie alle cure mediche e alle fasi di reimmissione in natura propedeutiche alla sua liberazione: vedere come gli esemplari curati rientrino nel loro habitat è una grande gioia”.

 

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