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12 ottobre 2024

Oderzo Motta

Un panevin acceso a 1200 chilometri da Fontanelle

E' stato preparato sulle rive del fiume Ariège dagli operai del comune di Auterive, legato dal 1989 da un rapporto di gemellaggio con Fontanelle;

| Roberto Silvestrin |

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fontanelle panevin

Il 6 gennaio 2024 nel sud-ovest della Francia a 1200 km da Treviso un apposito comitato denominato “G7” composto da sette paesi francesi gemellati con i comuni italiani, ha acceso un Panevin. Ogni anno il luogo cambia, questa volta il panevin è stato preparato sulle rive del fiume Ariège dagli operai del comune di Auterive, legato dal 1989 da un rapporto di gemellaggio con Fontanelle; si tratta della seconda volta in quanto già nel 2011 era stato acceso. Nella serata di sabato, un corteo di quasi 500 persone è stato accompagnato a piedi dal gruppo “Union Musicale de Auterive” fino all’Esplanade de la Madeleine per assistere dalla riva all’accensione del Panevin vicino all’acqua. Là nel piazzale del “Belvédère” la gente è stata accolta dal vice-sindaco del comune di Auterive, Cathy Hoareau, dal presidente del comitato del gemellaggio di Auterive, Martine Loubiès e dai rappresentanti del “G7”. Per l’avvenimento giovedì era arrivata in auto da Fontanelle una piccola delegazione di “Amici di Auterive” mentre venerdì in aereo da Borgo Valbelluna (gemellato con il vicino paese di Saubens) un’altra guidata dal sindaco Stefano Cesa.

 

Le delegazioni sono state amichevolmente ospitate per qualche giorno nelle famiglie francesi nella consapevolezza che il viaggio rappresenta un fulgido esempio di fratellanza tra i popoli europei che pur nelle loro differenze sono in grado di valorizzare le reciproche culture e tradizioni. Nonostante la pioggia mattutina, sabato alle ore 19.00 il Panevin ha preso subito fuoco e la musica popolare francese insieme alle canzoni italiane hanno intrattenuto fino a tardi le persone. Presenti tra la gente, il sindaco di Pins-Justaret Philippe Guerriot, Gilberte Soulié presidente del Comité de jumelage di Pins-Justaret insieme a Catherine Castéras dell’associazione per il gemellaggio di Cordignano mentre la presidente Lorena Perinot ha seguito l’avvenimento in streaming da Cordignano. Si è degustato il pandoro, il panettone, il vin brulé e soprattutto la molto apprezzata pinza fatta dalle donne del ”G7”.

 

Gli organizzatori hanno altresì spiegato da dove deriva la tradizione trevigiana del panevin e illustrato il personaggio della Befana: una vecchia, sorridente e gentile signora che porta dei regali e che si sposta di paese in paese con un mezzo ecologico come la scopa. Il calore del falò ha reso meno rigida la serata mentre una simpatica Befana distribuiva i dolcetti ai bambini. Verso la fine, i presenti ascoltando la nostra popolare filastrocca del Panevin sia in dialetto che in francese hanno concordato che le faville spinte dal freddo vento sono andate verso sud, quindi probabilmente ci sarà un buon anno. Il comitato del ”G7” soddisfatto del Panevin 2024 si ritroverà prossimamente per decidere quale città francese ospiterà l’accensione del falò nel 2025.

 


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