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14 ottobre 2024

Treviso

Violenza di genere: a Treviso da inizio anno 70 donne hanno chiesto aiuto

Treviso lancia il nuovo progetto di crowdfunding "Stop Violence" a sostengo del centro antiviolenza che vede protagonista l'opera di Manuel Giacometti

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

 “Stop Violence”

TREVISO - Nei primi otto mesi di quest’anno a Treviso ben 70 donne, che hanno subito violenza, hanno chiesto aiuto alla Casa Rifugio. Un dato in aumento, nel 2022 sono stati 61 le richieste di attivazione, e allarmante se si considera che ancora oggi è elevata la quota di donne che non parla della violenza subita e non cerca aiuto. In Italia si stima che una donna su tre abbia subito una qualche forma di violenza nel corso della propria vita. Proprio per cercare di aiutare le donne che hanno subito o subiscono violenza, il comune di Treviso ha lanciato un progetto con l’obiettivo di sensibilizzare informare su tutti i servizi e le realtà a disposizione delle donne.

Tra le iniziative per il contrasto alla violenza di genere e a sostengo del centro antiviolenza di Treviso, è stato presentato il progetto di crowdfunding “Stop Violence”, processo di finanziamento collettivo che vede protagonista un’opera dell’artista trevigiano Manuel Giacometti. L’opera “Stop Violence”, che fa parte di una serie di opere su cartelli stradali dal titolo“Sing Collection”, rappresenta una bimba posta davanti alla scritta “Stop” che tiene in mano un foglio bianco scritto a pennarello. La lettera del cartello stradale viene coperta dalla testa della bimba che involontariamente sostituisce la lettera mancante. L’opera è semplice, intuitiva e arriva diritta al punto. La raccolta fondi avviene attraverso la piattaforma Gofundme, gestita da La Esse, per la quale Manuel Giacometti ha donato l’opera “Stop Violence”. Al termine della raccolta fondi, sarà effettuata un’estrazione per l’aggiudicazione dell’opera a un donatore. Durante il periodo della campagna, “Stop Violence” sarà esposta al pubblico presso l’ingresso della sede municipale di Cà Sugana.

“Sul fronte della violenza di genere abbiamo deciso di agire in diverse direzioni - afferma l’assessore Gloria Tessarolo - Formazione continua e coordinata di operatori, prevenzione attività nelle scuole come i progetti #Vietato Morire, Te Lo dico sottovoce e Alice Incontra Pollicino, rafforzamento della rete e degli interventi come l'ampliamento della Pronta accoglienza finanziato dai 37 comuni e infine azioni di informazione alla popolazione”. “Con il costante aumento delle denunce, è importante proseguire in quest'ambito, rafforzando la rete e ampliando le informazioni alla comunità per arrivare prima e con competenza alle donne e ai loro figli. Senza scordare la presa in carico degli uomini maltrattanti”. Per questo motivo le politiche di sensibilizzazione sono essenziali per trasmettere il messaggio che parlare della violenza subita ed entrare in contatto con le istituzioni e i servizi dedicati costituiscono una preziosa fonte di aiuto.

 

 


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