Morto sul lavoro dipendente di una funivia sulle Dolomiti
Intervento del Suem, stava eseguendo una manutenzione
| Ansa |
BELLUNO - Un dipendente della funivia che porta al Rifugio Padon, sui rilievi dolomitici sopra Rocca Pietore (Belluno), è morto stamani mentre stava eseguendo alcuni lavori di manutenzione sull'impianto. Sul posto è intervenuto l'elisoccorso, attivato dalla Centrale Suem dell'Ulss 1 Dolomiti, che ha immediatamente attivato anche i tecnici dello Spisal. Purtroppo l'uomo era già morto al momento dell'intervento.
Sul posto anche il Soccorso Alpino, per il trasporto della salma al suolo. Sono in corso le indagini di dettaglio per ricostruire la dinamica degli eventi. Il rifugio Padon è posto a 2.407 metri d'altitudine, sull'omonimo passo, di fronte al massiccio della Marmolada, tra Veneto e Trentino Alto Adige.
"In Veneto, nei primi sette mesi di quest'anno, abbiamo registrato oltre 50 morti bianche. Gli infortuni sul lavoro continuano a mietere vittime: stamattina è morto un uomo di 57 anni mentre stava facendo manutenzione agli impianti a fune presso il rifugio Padon, Arabba, nel bellunese" Lo rileva Sonia Bridda, coordinatrice di Uil Belluno, ila quale ricorda che "mentre sono in corso le indagini per scoprire le cause del tragico incidente, come Uil del Territorio di Belluno riteniamo doveroso intervenire ribadendo l'importanza della salute e della sicurezza dei nostri lavoratori e delle nostre lavoratrici.
Lo stiamo dicendo e ripetendo più volte come un mantra: non si può morire per lavoro" Per la Uil Veneto è necessario "alzare l'asticella per prevenire e rallentare considerevolmente questi incidenti: investire di più sui controlli e sulla formazione. I controlli devono essere costanti, devono premiare chi rispetta i protocolli di sicurezza e devono sanzionare pesantemente chi trasgredisce. La formazione dev'essere a 360 gradi, deve essere specifica e non generica, finalizzata ad apprendere maggiori informazioni sull'ambiente di lavoro in cui si svolgerà la propria mansione e sui rischi dovuti alle attrezzature che vengono impiegate. La parola d'ordine in Veneto e, in questo caso nel territorio di Belluno, deve essere la sicurezza. Ricordo, infine, che sulle nostre Dolomiti sono numerose le maestranze impiegate per i lavori, soprattutto nelle infrastrutture, in vista delle prossime Olimpiadi: non dobbiamo abbassare la guardia se vogliamo che questo evento venga ricordato come una grande festa".
Aggiornamento Stava lavorando sul 13/o palo della seggiovia che porta al Rifugio Padon, sui rilievi dolomitici sopra Rocca Pietore (Belluno), l'operaio 57enne morto in un incidente sul lavoro. L'esatta dinamica dell'incidente non è ancora chiara. La salma è stata trasportata al Passo Fedaia e affidata ai Carabinieri e al carro funebre.
Secondo quanto si è appreso l'uomo, residente nel Bellunese, avrebbe raggiunto il punto di aggancio dei cavi dell'impianto all'altezza del pilone 13 a bordo di un particolare carrello normalmente fatto scorrere sulla stessa fune che regge i veicoli mobili, in questo caso dei seggiolini. Per cause da accertare e al vaglio degli operatori dello Spisal e della magistratura, il moschettone con cui, attraverso un cordino, era assicurata l'imbragatura necessaria a compiere i lavori in quota, sarebbe rimasto impigliato nel punto in cui la barra verticale che regge le sedute si unisce alla fune. Il movimento della linea avrebbe perciò trascinato l'uomo fino al sistema di elementi rotanti in testa al pilone provocando una compressione che ne avrebbe determinato il decesso istantaneo. Ulteriori dettagli saranno più evidenti domani al termine dell'esame sul corpo previsto all'ospedale di Belluno. Per recuperare la salma gli addetti del soccorso alpino hanno operato ad un'altezza di una quindicina di metri. Il carrello è stato posto sotto sequestro.
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