Centro di Salute Mentale di Valdobbiadene senza medico
Le minoranze chiedono al sindaco cosa intende fare
VALDOBBIADENE – “Dopo la pandemia il problema della salute mentale, purtroppo, ha accresciuto la sua incidenza nella salute dei cittadini, anche nel nostro territorio. Il servizio psichiatrico di diagnosi e cura (SPDC) costituisce un presidio fondamentale per la salute mentale. Esso si compone di diversi servizi, anche territoriali, ma per le note difficoltà del sistema sanitario pubblico, attualmente soffre di alcune importanti criticità”. È quanto scrivono Anna Spinnato e Stefano Prosdocimo del Gruppo Consiliare Valdo d’Italia e d’Europa che nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Valdobbiadene hanno chiesto al sindaco lumi su alcune criticità.
Va infatti spiegato che innanzitutto a causa della carenza dei medici psichiatri non si è più in grado di garantire la guardia notturna in SPDC, nel reparto di degenza di psichiatria. Inoltre, spiegano: “È stato fatto un protocollo di guardia centralizzata che prevede un unico medico in spdc a Treviso per tutto il territorio, quindi, sia per il spdc di Montebelluna che per quello di Conegliano. In caso di necessità gli infermieri di notte chiamano Treviso: in caso di accessi in pronto soccorso a Montebelluna o Castelfranco orario 20 – 8 del mattino i pazienti devono essere mandati in spdc a Treviso”.
Ma ora sorge un nuovo problema, spiegano i consiglieri: “Il Centro di Salute Mentale di Valdobbiadene opera in stretta integrazione con il reparto psichiatrico dell’Unità Operativa Complessa di Psichiatria, situato presso l’Ospedale di Montebelluna, ed è il Centro operativo e organizzativo del Dipartimento di Salute Mentale, con il compito di coordinare e svolgere le funzioni di tutela della Salute Mentale per il nostro ambito territoriale – ma purtroppo -. Nel mese di agosto ha cessato dal servizio il medico psichiatra che seguiva il centro di salute mentale di Valdobbiadene e non ci sono notizie di sostituzione. Verranno garantite solo le visite urgenti fatte a Montebelluna dal medico di guardia diurno presso il reparto spdc.
Ma ecco cosa ha chiesto al sindaco il Gruppo consiliare Valdo d’Italia e d’Europa: “Quali iniziative ritiene necessario intraprendere per sollecitare una rapida sostituzione dei medici non più in servizio, sia per garantire i turni notturni nel nostro territorio, sia per garantire l’operatività del Centro di salute mentale di Valdobbiadene – quindi precisano che -, pur consapevoli della grave carenza di medici e specialisti, si rileva la necessità di individuare e attuare soluzioni rapide, che permettano al più presto il ripristino di questi e di altri servizi per garantire la salute dei cittadini, anche di questo territorio – perciò, concludono -. Si chiede nuovamente al sindaco di farsi parte attiva presso la dirigenza dell’ULSS e la Regione Veneto per sollecitare l’adozione delle necessarie soluzioni”.
Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis
Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo