Castello di Godego intitola una strada a Marcello Toncelli fondatore della Breton
Un'impresa che in 60 anni è passata da 6 a 1000 dipendenti
CASTELLO DI GODEGO – La storica azienda Breton S.p.A. nata nel 1963 come Brevetti Toncelli a Castello di Godego è oramai leader mondiale nella progettazione e produzione di impianti per la pietra naturale e composita e venerdì scorso ha festeggiato i suoi 60 anni. Un compleanno importante che è stato l’occasione per ricordare gli oltre 1700 brevetti depositati dalla società che è presente in 100 paesi del mondo. “Breton è davvero qualcosa di buono, ma questo non è il traguardo, è un passo in avanti verso nuove sfide”: sono le parole del cavaliere Marcello Toncelli ricordate dall’attuale presidente della Breton, Luca Toncelli, esponente della seconda generazione.
“Oggi ci sono lavori di ampliamento in corso con la creazione di nuovi parcheggi e modifiche alla viabilità - ha ricordato il sindaco di Castello di Godego Diego Parisotto, facendo un annuncio inatteso -. Proprio in merito ai lavori in corso, alla nuova rotonda di via Caprera, all’altezza del mobilificio Scantamburlo, ve lo dico in anteprima, abbiamo già avviato una procedura per intitolare proprio la strada nuova che sarà usata per accedere alla Breton al Cavaliere Marcello Toncelli”. Una festa che ha quindi riservato momenti di inaspettata soddisfazione.
L’A.D. Dario Toncelli inoltre ha voluto ringraziare una colonna portante della Breton che ha sostenuto finanziariamente la partenza dell’avventura imprenditoriale, Roberto Chiavacci: “che oltre ad essere un socio è diventato un amico insostituibile, la sua presenza rassicurante e i suoi consigli, sempre giusti, sono stati preziosissimi”. Ma grazie alla terza generazione Breton guarda al futuro continuando ad investire e innovare, con Chiara Toncelli, Direttore Operations, Arianna Toncelli Strategy & Marketing Director e l’Innovation Manager Marcello Toncelli che ha parlato della scommessa continua di Breton, verso la ricerca di nuove tecnologie.
Nel corso della serata diversi dipendenti hanno testimoniato anche la valenza sociale dell’azienda come nel caso di Seku Fofana: “sono arrivato dal Gambia per cercare un futuro migliore con il progetto “un rifugiato a casa mia”, ho trovato lavoro in Breton dove ho potuto partecipare a corsi di formazione. Il sogno è di portare qui mia moglie e mio figlio, grazie a Breton sento che questo sogno diventerà realtà”. Tante le personalità intervenute, tra queste Cristina Arata, Presidente Fondazione Tina Anselmi, che ha illustrato le progettualità della Fondazione, di cui Breton è stata la prima impresa partner, tra cui i progetti di cohousing per il “Dopo di Noi”.
Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis
Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo