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10 ottobre 2024

Treviso

Morti sul lavoro: 29 le vittime in Veneto in quattro mesi: Treviso in zona rossa

Osservatorio Vega: 'Siamo sul podio dell'emergenza'

| Gianandrea Rorato |

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Morti sul lavoro

TREVISO - I dati dei morti sul lavoro in Veneto sono allarmanti: dopo quattro mesi la regione è ancora sul podio dell'emergenza, sia per numero di vittime sia per denunce di infortunio totali. La lettura dei dati del primo quadrimestre è di Mauro Rossato, presidente dell'Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre. E' una proiezione tragica, sottolinea Rossato, che parla di 29 decessi da gennaio ad aprile, dei quali 23 in occasione di lavoro e 6 in itinere. Sono 22.512 le denunce di infortunio su un totale di 187.324, vale a dire oltre il 12% di quelle rilevate in tutto il Paese.

Tant'è che il Veneto è secondo in Italia per numero di vittime dopo la Lombardia ed è terzo per numero di denunce totali dopo la Lombardia e l'Emilia-Romagna". La zona arancione, quella in cui è entrato il Veneto a fine aprile 2023, è la zona che, dopo la rossa, raggruppa le regioni con l'incidenza di mortalità sul lavoro tra le più elevate a livello nazionale. In sostanza, a fine aprile 2023 il rischio di infortunio mortale in Veneto (10,7 morti per milione di occupati) risulta comunque superiore rispetto alla media nazionale (pari a 9). Nel dettaglio, poi, a fine aprile del 2023, sono 3 le province venete che si trovano in zona rossa: Rovigo (21,5), Verona (19,2) e Treviso (13,2). Notevolmente più alte, dunque, sia rispetto alla media regionale (10,7) che a quella nazionale (9). Padova in zona arancione, Venezia in zona gialla. Un terzo dei decessi si è verificato in provincia di Verona (10); seguono Padova e Treviso (5), Venezia (4), Vicenza (3) e Rovigo (2). (ANSA)

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Gianandrea Rorato

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