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11 dicembre 2024

Nord-Est

Chiazza verde a Venezia, dai prelievi nessun pericolo in acqua

Arpav, la fluoresceina in qualche giorno si dissolve

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Chiazza verde a Venezia, dai prelievi nessun pericolo in acqua

VENEZIA - Nuove analisi, dopo quelle effettuate d'urgenza nel pomeriggio di ieri, verranno svolte oggi dai tecnici dell'Agenzia per l'ambiente del Veneto (Arpav) sui campioni prelevati nelle acque di Venezia, dove ieri è comparsa la chiazza verde fluorescente. I primi esami sono stati fatti per escludere la presenza di sostanze pericolose per l'ambiente, e - riferisce l'Arpav - non si sono riscontrate sostanze organiche in concentrazione tali da destare preoccupazioni ambientali. La sostanza, presente soprattutto in superficie, è risultata ben solubile in acqua. I campioni sono stati prelevati a diverse quote del corpo idrico, per valutare quanto tendesse a depositarsi sul fondale.

Alcuni campioni sono stati prelevati anche nei canali limitrofi al ponte di Rialto, nei quali la sostanza anomala si è progressivamente diffusa, anche per effetto della marea. Secondo le prime ipotesi si potrebbe trattare di fluoresceina, tracciante in polvere che si diluisce in acqua ed è utilizzato per individuare il regolare funzionamento di una rete fognaria. Sotto la luce del sole, la fluoresceina ha bisogno di qualche giorno per dissolversi, a seconda dei quantitativi utilizzati. La sostanza, ribadisce Arpav, non è pericolosa per l'ambiente acquatico e non contiene componenti persistenti, bioaccumulabili e tossici (Pbt). Nessuna ipotesi è esclusa sullo sversamento di una sostanza tracciante usata in idraulica, la fluorosceina, nell'acqua a Venezia che ha provocato il fenomeno dei canali color verde. Il fenomeno iniziato intorno alle 9.30 di ieri si è concluso intorno alle 14:00, con il cambio della marea in laguna. Stamane a Venezia si è tenuto un tavolo tecnico in Prefettura, con i rappresentanti di tute le forze dell'ordine, dei Vigili del fuoco, della Capitaneria e dell'Agenzia per l'ambiente del Veneto (Arpav), e mentre si attendono gli esiti degli ultimi esami si è deciso di varare una serie di dispositivi di sicurezza a tutela della città e, trattandosi di questioni relative all'acqua, anche per controllare in modo più deciso il traffico acqueo che provoca il grave fenomeno del moto ondoso. "L'episodio - ha detto il Prefetto Michele Di Bari - va esaminato anche per procedere con misure preventive per evitare effetti emulativi perché Venezia è una vetrina mondiale e la bellezza va tutelata. Metteremo in campo uno sforzo straordinario - ha aggiunto - per effettuare controlli sui luoghi simbolo della città". Le indagini, che sono state affidate alla Polizia locale, hanno dimostrato che il prodotto colorante può essere acquistato tranquillamente sul web, e che una modesta confezione da 250 grammi e sufficiente a produrre l'effetto visto ieri. Una persona che ne versa un cucchiaino, non vedendo l'esito immediatamente può scioglierne una dose eccessiva, provocando un effetto come quello avvenuto ieri. (ANSA)

 


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Gianandrea Rorato

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