Viveva da 5 anni con la madre morta in casa per incassare la pensione
Quello che ha reso l'intera situazione ancora più inquietante è emerso successivamente
Verona è stata teatro di un macabro ritrovamento macabro. Nel tardo pomeriggio di giovedì, i vigili del fuoco e la polizia locale hanno scoperto il cadavere in avanzato stato di decomposizione di una donna ultraottantenne all'interno di un appartamento nel quartiere di Borgo Milano. Ciò che ha reso la situazione ancora più inquietante è che il decesso della donna potrebbe risalire ad almeno cinque anni fa, eppure ufficialmente risultava ancora viva.
Il corpo della donna, mummificato dall'incessante trascorrere del tempo, è stato scoperto dagli agenti del comandante Luigi Altamura, che sono stati allertati da segnalazioni dei vicini di casa. Sul caso, tuttavia, vigeva il massimo riserbo, con l'intervento del pubblico ministero di turno e degli esperti medici legali, incaricati di svolgere gli accertamenti necessari per comprendere le cause della morte.
Quello che ha reso l'intera situazione ancora più inquietante è emerso successivamente: il figlio sessantenne della donna, che risulta essere stato l'unico a continuare a frequentare l'appartamento, avrebbe continuato ad incassare la pensione della madre senza che fosse stata registrata la sua morte. Inizialmente irreperibile, l'uomo si è presentato spontaneamente presso la delegazione dei Vigili di quartiere di Borgo Milano, consentendo così l'accesso all'abitazione avallato dal procuratore della Repubblica facente funzioni Bruno Bruni e dal sostituto Alberto Sergi.
I vicini di casa avevano da tempo sollevato sospetti riguardo alla situazione nella quale si trovava l'anziana signora. Segnalazioni di strani accessi e intrusioni nell'abitazione erano giunte al vigile di quartiere, ma il figlio si era sempre rifiutato di collaborare per effettuare dei controlli. Quando i vigili avevano chiesto di parlare con la madre, l'uomo aveva dato scuse, affermando che l'anziana era all'estero o in vacanza. Questo comportamento sospetto aveva spinto il Procuratore ad emettere un mandato per l'accesso all'appartamento, che si è rivelato essere una sorta di tomba.
L'indagine si è basata principalmente sulle testimonianze dei vicini, i quali non avevano visto la signora da anni, nonostante il figlio si recasse regolarmente nell'abitazione, salutando cordialmente tutti coloro che incontrava. Ciò che ha alimentato i sospetti è stato il fatto che l'anziana non ricevesse cure mediche da molto tempo. Non aveva fatto visite dal medico di base né acquisti di farmaci o beni di prima necessità. L'unico movimento registrato era quello economico, derivante dall'incasso della sua pensione.
Secondo i primi accertamenti, il figlio sessantenne non risulta essere indigente e possiede alcuni beni intestati a suo nome. Apparentemente, conduceva una vita normale nonostante la macabra situazione che si celava nell'appartamento della madre.
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