Nuovo centro regionale per il cambio di sesso: "Da Treviso ci sono già un paio di richieste"
Il direttore dell'Ulss2 di Treviso, Benazzi: "Favorevole all'apertura del centro regionale per il cambio sesso"
| Isabella Loschi |
TREVISO - “L’apertura del centro regionale per il cambio sesso al Policlinico di Padova mi vede totalmente favorevole. Se fosse stato aperto prima diversi pazienti che hanno deciso di intraprendere i percorsi di transizione di sarebbero risparmiati interventi all’estero e spese”.
Così il direttore generale dell’Ulss2 Marca Trevigiana, Francesco Benazzi, sull'apertura a Padova un nuovo centro regionale per le transizioni di genere commentando il caso, che aveva seguito in prima persona, di una trevigiana che per cambiare sesso era stata costretta ad intraprendere il percorso all’estero, sottoponendosi a circa 60 interventi per completare la transizione. "Se fosse già stato aperto all'epoca in cui questa paziente ha deciso di intraprendere il suo percorso di transizione si sarebbe potuta risparmiare viaggi ed interventi all’estero affrontando un percorso non facile sia dal punto di vista fisico che psicologico, ricevendo magari cure e trattamenti diversi”.
La nuova struttura sanitaria per i disturbi di identità di genere sarà ospitata dall’Azienda Ospedale-Università di Padova. “Per quanto riguarda la nostra Ulss 2 - conclude Benazzi - abbiamo già un paio di richieste da parte di pazienti che vorrebbero intraprendere il percorso di transizione”.