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10 ottobre 2024

Conegliano

Conegliano, la verità di Marzia Breda: "Di notte sono Madame Black, ecco perché..."

"Ho lottato contro la malattia"

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

marzia breda conegliano

CONEGLIANO - Argento (gioielli), pelle (vestiti e costumi), titanio (protesi) e inchiostro (tatuaggi). I materiali di Marzia raccontano una vita fatta di dolore, sofferenza, riscatto e forza di volontà. La sua famiglia è molto nota in città: nel 1974 i suoi genitori hanno infatti fondato la gioielleria “Breda”, un vero e proprio simbolo del centro cittadino. Marzia e la sorella Daniela hanno rilevato il negozio negli anni ’80.

 

La vita della 54enne però non si svolge tutta all’interno della gioielleria di via Mazzini. Di notte, infatti, Marzia si trasforma in Madame Black, il suo alter ego dark. E allora iniziano le serate nei locali in qualità di vocalist e di partner artistica del dj Alex B. In realtà pochi conoscono la storia di questo strano personaggio della notte coneglianese. Il trucco, gli abiti di pelle, gli accessori e i gioielli di Madame Black nascono infatti da un vissuto estremamente doloroso e difficile. Come ha spiegato lei stessa, “Madame Black è uno scudo, la mia rivincita”.

Pochi conoscono la storia che si nasconde dietro questa maschera…

L'inizio del calvario risale al 1998. All'epoca ero incinta di 5 mesi. Uno dei miei medici aveva una brutta sensazione, e aveva ragione: nella gamba avevo un osteosarcoma all’ultimo stadio. A casa la gamba mi si è spezzata a metà mentre stendevo il bucato. Mi hanno ricoverata subito a Bologna. Mi hanno anche consigliato di abortire, ma ho detto di no. Abbiamo fatto nascere mia figlia al sesto mese di gravidanza. Sono rimasta a letto per 9 mesi, perché non potevo piegarmi in nessun modo. In tutti questi anni ho fatto 13 interventi: ora ho una gamba totalmente “bionica”.

 

E così hai creato il tuo personaggio…

 

Con Madame Black volevo prendermi una rivincita sulla vita. Nel 2016 Alessandro (Alex B, ndr) mi ha proposto di fare la vocalist e abbiamo iniziare a fare i nostri spettacoli nei locali. Mi sono esibita al Filo, al Cortina, al Geographic, al Merry’s e durante vari eventi.

 

Perché hai scelto questo look?

Mi è sempre piaciuto lo stile dark. Produco anche la mia linea di gioielli e accessori, che si chiama appunto Madame Black. Io sono perito gemmologo e sono maestra orafa: una decina di anni fa ho iniziato a produrre i miei pezzi con i teschi, sono stata una delle prime. La mia linea si ispira ai simboli tipici del gusto “gotico”. Creo sempre pezzi unici, ma solo perché mi dimentico sempre quelli che ho realizzato prima (ride, ndr). Mi piace giocare sull’originalità.

Poi ci sono gli abiti…

Per la quantità di vestiti e accessori che contiene, il mio guardaroba è davvero imbarazzante. I vestiti in pelle li realizza una mia amica.

 

Il tuo personaggio ti ha aiutato a superare la malattia e la sofferenza?

È una specie di protezione. È un’immagine bella e affascinante, ma in realtà mi piace anche stare a casa a guardare film romantici. Spesso a fine serata le donne mi ringraziano perché si sono divertite, e questa è la cosa più importante per me. Amo lavorare nel mondo dello spettacolo.

 

Come affronti i giudizi della gente?

‘Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli’. Almeno fornisco un argomento di discussione. I commenti delle donne del ‘vorrei ma non posso’ sono i più cattivi, ma io me li faccio scivolare addosso.

 

 

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Roberto Silvestrin

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