Il questore di Treviso ospite della rassegna Sorellanza..
Martedì 6 dicembre focus sulla sicurezza e l’ordine pubblico. Con la dottoressa De Bernardin Stadoan ci saranno i vice questori aggiunti Claudia Abbamondi, dirigente della Digos, e Immacolata Benvenuto, dirigente della Squadra Mobile di Treviso.
Incontri - Presentazioni
quando | 06/12/2022 |
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orario | Dalle 20:30 alle 22:00 |
dove |
Pieve di Soligo Auditorium Battistella - Moccia |
prezzo | Ingresso libero e gratuito |
info | biblioteca@comunepievedisoligo.it - 0438 985380 |
organizzazione | Comune di Pieve di Soligo - Pieve Cultura |

Per la serata finale dell’edizione 2022 di Sorellanza, tre ospiti d’eccezione e un tema delicato, di stretta attualità e di forte interesse. Martedì 6 dicembre - con inizio alle ore 20:45 - saliranno sul palco dell’Auditorium della Biblioteca Battistella-Moccia di Pieve di Soligo Manuela De Bernardin Stadoan, questore di Treviso, insieme a Claudia Abbamondi e a Immacolata Benvenuto, rispettivamente dirigenti della Digos e della Squadra Mobile.
Per la prima volta la questura di Treviso
è guidata da una donna. La dottoressa De Bernardin Stadoan, profonda
conoscitrice della realtà veneta, per aver diretto tra l’altro la squadra
mobile di Belluno, il commissariato di Cortina, la divisione anticrimine ed il compartimento
di Polizia ferroviaria di Venezia, a quattro mesi dal suo insediamento nel capoluogo
della Marca, delineerà un ritratto della nostra provincia evidenziando criticità
e priorità. Con i vice questori aggiunti Claudia Abbamondi e Immacolata
Benvenuto sarà l’occasione per discutere nello specifico di ordine pubblico e
di prevenzione dei reati, con particolare attenzione a quelli che coinvolgono
le donne, dai casi di violenza domestica ai femminicidi. La serata sarà
moderata dalla giornalista Adriana Rasera.
“Nonostante l’articolo 3 della Costituzione Italiana dichiari
che ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e
sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali’, i
padri costituenti - afferma la vicesindaco di Pieve di Soligo Luisa Cigagna - vietarono alle donne di entrare nei corpi armati
dello stato (polizia, esercito, carabinieri) e nella magistratura per ‘incapacità naturale o legale’. Un
pregiudizio nei confronti delle capacità femminili che cadde soltanto con la
legge 1083
del 7 dicembre 1959 che permise alle donne di fare le poliziotte, ma in
un corpo speciale, quello della ‘Polizia Femminile’ e con compiti di intervento molto
specifici che riguardavano la tutela della moralità pubblica, della famiglia,
delle donne e dei minori. Vent’anni dopo, nel 1981, la riforma che ha
smilitarizzato la Polizia di Stato ha unificato i due corpi e da allora le donne
possono accedere ai tutti i settori di cui la polizia di occupa e ricoprire
tutti i ruoli, come i loro colleghi maschi. In questi anni di presenza
femminile nel corpo della Polizia di Stato le donne hanno fatto molta strada e
hanno saputo dimostrare con competenza e professionalità quanto sia prezioso e
determinante il loro contributo. È dunque con grande piacere che ospitiamo le tre
dirigenti del Corpo della Polizia, per parlare delle tematiche della sicurezza
e dell’ordine pubblico, e che questo appuntamento cada proprio in occasione
della ricorrenza del 7 dicembre che celebra i 63 anni dell’ingresso delle donne
nel Corpo di Polizia, una delle tappe più importanti dell’emancipazione
femminile in Italia e per il cambiamento della nostra società”.