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14 novembre 2024

Vittorio Veneto

“L’asilo nido comunale di Vittorio Veneto non si tocca”

Per Rinascita Civica - Partecipare Vittorio, il servizio va potenziato, non eliminato

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

asilo

VITTORIO VENETO - Il Comune di Vittorio Veneto può permettersi l’asilo nido comunale? Secondo il gruppo consigliare Rinascita Civica - Partecipare Vittorio sì, e il servizio potrebbe anche essere potenziato, ma non la pensa così il sindaco Antonio Miatto. La questione è emersa durante l’ultimo consiglio comunale. «Durante la discussione del DUP, il documento di programmazione, l 'affermazione maggiormente preoccupante che ci ha fatto sobbalzare sulle sedie,  è stata del sindaco Miatto, per il quale il costo di gestione  dell'asilo nido comunale è un salasso e per il futuro sarà da "pensare se ce lo possiamo permettere"»: a riferirlo in un comunicato stampa il gruppo consigliare di minoranza Rinascita Civica - Partecipare Vittorio.

 

A Vittorio Veneto c’è un nido comunale, e grazie al contributo pubblico di 300.000 euro, le rette sono calmierate, e vengono tarate in base al reddito. Una famiglia con un ISEE inferiore a 4.500 euro paga mensilmente 145 euro per mandare il bambino al nido fino alle 16. La retta è di 470 euro al massimo, 503 per l’orario prolungato fino alle 18, per le famiglie con un ISEE superiore a 55.000 euro. L’asino nido comunale si trova a Ceneda e le richieste di iscrizione sono sempre di più, dal momento che i nidi privati hanno un costo molto più elevato, a volte inaccessibile per le famiglie: si parla anche di 600 euro al mese di retta.

 

«La discussione sull'asilo nido è stata introdotta dalla richiesta del potenziamento dei servizi della prima infanzia - riferiscono Mirella Balliana e Alessandro De Bastiani, di Rinascita Civica- Partecipare Vittorio - che il nostro gruppo consiliare aveva sollecitato più di una volta nei mesi scorsi anche in riferimento alla possibilità di accedere ai fondi del Pnrr per la realizzazione di un nuovo asilo nido o per la riqualificazione dell'attuale constatando un aumento delle richieste di questo servizio educativo. Gli asili nido sono la prima opportunità educativa per i bimbi in situazioni famigliari svantaggiate, sono essenziali per la  partecipazione delle donne al mondo del lavoro, e data la loro valenza formativa aiutano a contrastare la povertà educativa. Ecco perché invece di pensare che i  300.000 euro all’anno di gestione  sono un insopportabile costo per la comunità vittoriese, il sindaco farebbe meglio a impegnarsi per ampliare il servizio, magari consorziandosi con i comuni limitrofi».  

 

«Oltre alla questione del diritto al percorso educativo accessibile a tutti, l'eventuale scelta di ricorrere  ad un sicuro fondo Pnrr avrebbe potenziato i servizi alla persona, in questo caso all'infanzia, fondamentali  per attrarre nuovi residenti sul nostro territorio. Pensiamo - si legge nel comunicato del gruppo di minoranza - che la spesa di 300.000 euro per la gestione dell'asilo sia assolutamente compatibile con il bilancio comunale e siamo assolutamente convinti che i cittadini vittoriesi non intendano mettere in discussione un servizio essenziale per molte famiglie». 

 

 

 

 


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Stefania De Bastiani

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