Fiori antichi a San Bartolomeo di Breda di Piave

Giulia e la scelta di coltivare i fiori alla ricerca della bellezza

| Sara Armellin |

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BREDA DI PIAVE - Giacinti, narcisi, blubosette, tulipani e iris. Peonie, allium, zinie e amaranti. Cosmos, dalie, muscari e mughetti.

No, non sono gli ingredienti di una pozione magica, sebbene il luogo in cui vengano coltivati qualcosa di incantato lo abbia! 

Quanto appena sciorinato è l’elenco stagionale di alcune delle varietà di fiori che potete trovare nella flower farm di Giulia: avete letto bene, flower farm! Che tradotto in italiano significa fattoria dei fiori.

E ora sapete che anche nella campagna trevigiana, per l’esattezza nella frazione di San Bartolomeo di Breda di Piave, possiamo vantare di avere una delle più grandi ed efficienti flower farm italiane, nata dalla creatività contagiosa e dal buon gusto di Giulia Trentin, mamma di 3 bambini che nel 2019, dopo anni di impiego nel settore della pasticceria, cercava una soluzione per meglio conciliare lavoro e famiglia. Mentre pensava, piantava fiori, complice il marito Alessandro, che di cognome fa Toppan e da generazioni è nel settore del florovivaismo.

Mese dopo mese, i fiori crescevano rigogliosi e Giulia li raccoglieva compiaciuta, chiedendo curiosa continui consigli a suocero e marito. Così mentre di sera seguiva corsi di flower design, di giorno piantava sempre più specie di fiori, seguendo il suo innato gusto per lo stile e il vintage, ricercando semi antichi, inseguendo semplicemente una sua idea di bellezza. Gombina dopo gombina, è nata così Zia Nina Flower Farm: il profumo e i colori dei fiori di Giulia sono arrivati, con il passaparola e un’ottima gestione dei social media, nelle case di molte signore trevigiane, nei più bei ristoranti della provincia e nei vasi dei fioristi più di tendenza del triveneto.

Recarsi alla fattoria dei fiori è un’esperienza plurisensoriale: verrete accolti dal sorriso contagioso di Giulia o di Michela, che ama definirsi la sua “bracciante” di fiducia. A voi quindi la scelta se acquistare i fiori appena recisi che riposano in ampi vasi nel rustico – negozio, oppure munirvi di secchio e forbici e perdevi tra le gombine di fiori alla ricerca della vostra combinazione perfetta. Michela e Giulia sono sempre disponibili a dare consigli per comporre il mazzo perfetto, ma lasciano anche la giusta dose di libertà a chi vuole raccogliere guidato dalla sua idea di bellezza.

Perché qui stiamo parlando di pura bellezza: la magia di un fiore coltivato in modo naturale sta nel suo profumo, nelle tinte dei petali, nella freschezza del suo germogliare. Da marzo a fine ottobre i campi sono a disposizione dei clienti – privati, ristoratori, fioristi. Nei restanti mesi dell’anno Giulia si dedica alle composizioni di ghirlande, e anche a un po’ di riposo: perché comunque stiamo parlando di un lavoro faticoso e meticoloso, svolto esclusivamente a mano, a contatto con la terra e con tutte le avversità climatiche.

Basti pensare che nell’autunno 2021 Giulia e Michela hanno piantato a mano 50.000 bulbi di tulipani, 20.000 iris e alte 10.000 tra allium, muscari, narcisi e giacinti per poterli vedere fiorire questa primavera. Nella piccola serra a tunnel, che funge da nursery e da laboratorio, seminano manualmente i fiori nei plateu per poi procedere ai trapianti in campo. Gli sfalci tra le gombine vengono eseguiti con un tagliaerba domestico e, tra i fiori, sempre e solo a mano: erbicidi e prodotti chimici sono banditi, qui si usano solo insetti pronubi e olio di neem per allontanare potenziali parassiti.

Il tutto per mantenere vitale e profumato il fiore, che è libero così di esprimere tutta la sua potenzialità: il risultato è una questione di olfatto, di durata, ma soprattutto di bellezza. La stessa che risiede nell’originale scelta di questa donna, che ha saputo conciliare con creatività lavoro, passione e famiglia: del resto, per fare tutto, ci vuole un fiore!

 

 



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