Ottimismo nella Marca con la ripresa del turismo
I prossimi provvedimenti, che prevedono l’eliminazione del green pass e della mascherina, potranno aiutare la ripresa.
| Tiziana Benincà |
CONEGLIANO - La stagione turistica finalmente è partita, come testimonia e conferma Federico Capraro, presidente di Ascom Treviso. “Pasqua, che aveva una serie di combinazioni favorevoli in quanto era alta, c’era bel tempo, si arrivava da un inverno in cui siamo stati segregati, è stata la fiammata che ha acceso la stagione. Tra Pasqua e il ponte di San Marco inoltre c’è stata l’apertura della Biennale a Venezia che ha portato delle conseguenze positive specialmente nella zona di Treviso sud.
Quest’anno non vedremo alcuni mercati come tutto il bacino asiatico, russo e qualche Paese dell’est Europa, mentre il mercato americano che pensavamo tornasse in maniera importante, probabilmente si affaccerà, ma non con le previsioni pre-guerra. Il mercato di prossimità invece ha una grandissima voglia di tornare a vivere, a fare vacanza e quindi il mare e le città d’arte godranno di questo e anche per le colline di Conegliano Valdobbiadene, grazie all’enogastronomia, alla bicicletta e alle loro caratteristiche, avranno una buona stagione che comunque sarà molto last minute e caratterizzata da alti e bassi. Il nostro territorio piace, c’è molta comunicazione all’estero soprattutto delle colline patrimonio Unesco, ma non facciamo trionfalismi, perché è un ritorno, non una ripresa di stabilità”.
Previsioni ottimiste quindi, fatte sulla base dell’osservazione dei primi turisti che sono tornati nelle nostre zone, che presentano esigenze e caratteristiche diverse dal passato, perché “anche le abitudini sono cambiate. Noi stessi ci siamo stagionalizzati uscendo solo il fine settimana o l’estate: esigenze dettate da due anni di covid e da una minore capacità di spesa” prosegue Capraro.
I prossimi provvedimenti, che prevedono l’eliminazione del green pass e della mascherina, potranno aiutare la ripresa. “La mascherina anche dal punto di vista psicologico è una barriera, un’imposizione e quando la si toglie, si elimina anche la sensazione di obbligo e restrizione. Inciderà di più sugli italiani da un lato, però avrà anche un effetto sugli stranieri, perché avere questi vincoli era un deterrente rispetto ad altre destinazioni”.