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28 marzo 2024

Treviso

BUONA DOMENICA Gli "scambisti" del green pass che fanno tamponare i figli degli amici

Sgamati all'hub di Mestre genitori che tentavano di aggirare l'obbligo di tampone per non andare in quarantena la notte di San Silvestro. Un altro più "furbo" rischia invece di rimetterci il braccio

| Roberto Grigoletto |

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| Roberto Grigoletto |

I furbetti del vaccino che portano i figli degli amici a fare il tampone

TREVISO - Tra gli auspici per il nuovo anno, quello che il vecchio abbia prosciugato, come per magia, la dose di idiozia che ha dimostrato di possedere risorse notevoli di resistenza  nei furbi e furbette del tampone e del vaccino. Non si sono smentiti, fino all’ultimo giorno dell’anno appena passato. Ma i campioni- ahinoi - li abbiamo addirittura in casa, in Veneto a Mestre. Come ha rivelato il Tgcom la mattina di San Silvestro.

A fare i tamponi con i figli "prestati" da amici e vicini (e presumibilmente negativi) per evitare la quarantena. È stata la truffa di un gruppo di persone che si sono presentate al drive through di Mestre, dove erano andati a farsi testare dopo alcuni casi di positività nella classe dei figli". Erika Sampognaro, la direttrice del distretto  2 di Mestre, a "Mattino Cinque News" ha raccontato: "Ci siamo trovati di fronte a persone che portavano a fare il tampone dei figli non loro  ma ovviamente all'accettazione si sono accorti che le persone in questione non conoscevano i dati personali di questi bambini. Per questo abbiamo introdotto l'obbligo di presentarsi con un documento di riconoscimento valido".

Peggio ancora, a questo punto (ma è davvero una bella sfida!) dell’odontoiatra di Biella che al centro vaccinale si è presentato dopo aver indossato una protesi in silicone sopra l’avambraccio: cosa non fa un no vax a caccia di green pass… Gli operatori dell’hub se ne sono accorti e hanno chiamato i carabinieri. Il medico è stato segnalato alla Procura. E speriamo nelle stesse misure anche per gli “scambisti” di Mestre.

Confidava presuntuosamente in un grado superiore ancora di furbizia il tizio che, preso atto del destino cinico e baro occorso all'avambraccio in silicone, si è allacciato h. 24 un elastico emostatico sopra e sotto il sito inoculo per bloccare il vaccino. La vicenda è datata 30 dicembre ed è stata "twittata" da Claudio Luca Biasi, il medico: "Paziente che si presenta in pronto soccorso con braccio nero e occlusione omerale. Interrogato spiega che si è vaccinato due giorni fa per lavorare ma intendeva evitare che il vaccino entrasse nel corpo e, seguendo consigli medici su internet, ha tenuto laccio emostatico sopra e sotto il sito inoculo". Gli occorreva dunque il certificato verde per poter lavorare. Operato d’urgenza, rischia di restare invalido: il problema di non poter andare a lavorare è stato presumibilmente risolto alla radice.

Se il virus continua a correre veicolato da chi rifiuta il vaccino, contagiando chi le dosi se le è fatte, è la strada tedesca quella sola percorribile: lockdown per i non vaccinati ha abbattuto la percentuali dei casi di infezione da Covid. Per i furbetti del vaccino di strada però ce n’è un’altra: quella della Procura.

Buona domenica

 


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Roberto Grigoletto

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