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10 novembre 2024

Lavoro

COSA ASPETTARCI PER IL 2022

Su cosa tenere accesi i riflettori

| Claudio Bottos |

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| Claudio Bottos |

2022

LAVORO - Gli sviluppi della pandemia covid sono al primo posto delle attenzioni per il 2022, non solo dei governi di tutto il mondo, ma anche delle imprese e delle persone, perché danneggia interessi economici e incide sulla salute delle persone. Sarà importante vedere come evolvono le diverse varianti del virus, in particolare quella attuale denominata “Omicron”. Resta il fatto, analizzando i dati forniti dalle varie istituzioni, che i vaccini stanno salvando vite e l’economia di molti paesi, soprattutto quelli in cui il numero di vaccinati è elevato. Al contrario, i paesi che hanno un basso numero di vaccinati, hanno molti più morti, le strutture ospedaliere al collasso e l’economia in affanno, ad esempio, i paesi dell’est Europa. Per il Covid, sono fiducioso, perché la campagna di vaccinazione prosegue speditamente e perché le case farmaceutiche stanno lavorando contro il virus, non solo con vaccini, ma anche con altri medicinali.

Ci sono altri elementi da non sottovalutare e che meritano di essere attenzionati per il 2022. Sicuramente lo sviluppo dell’inflazione che, some sappiamo e come ho già scritto in questo articolo, quando a giugno l’inflazione era al 1,3%, erode il potere di acquisto danneggiando in primo luogo le categorie a reddito fisso e basso. A novembre 2021, l’inflazione è schizzata, dato ISTAT, al 3,6% e nel mese di dicembre è previsto un ulteriore incremento. L’inflazione si porta dietro un elemento pericoloso, ossia l’aumento dei tassi di interesse applicato dalle banche centrali per contrastarla. Negli Stati Uniti, la FED (Federal Reserve) ha già annunciato per il 2022 un aumento dei tassi, così come la Banca Centrale Inglese. La BCE (Banca Centrale Europea) ha detto che non toccherà i tassi di interesse per il 2022. Sarà interessante vedere gli sviluppi, perché i capitali finanziari si muovono e vanno dove ci sono rendimenti più alti. Alcune banche del nostro paese hanno già iniziato ad applicare dei ritocchi sui tassi di interesse e, per i privati che hanno un mutuo a tasso variabile, e sui finanziamenti alle imprese potrebbero esserci, nel 2022, aumenti negli importi delle rate da rimborsare.

Altro elemento da monitorare è l’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia che, a loro volta, agiscono sia come spinta all’inflazione, in quanto le imprese trasferiscono gli aumenti sui prodotti e quindi sui consumi. Ciò potrebbe innescare un meccanismo di diminuzione dei consumi, per il minor potere di acquisto dei consumatori, il che significa minori vendite per le imprese. Quelle imprese che non riescono a trasferire gli aumenti sui prezzi dei prodotti e servizi, avranno meno marginalità e per molte di esse, una possibile crisi. Ultimo elemento da attenzionare è la realizzazione del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) di cui ne avevo parlato in questo articolo che, in base agli ultimi dati e aggiornamenti della fondazione openpolis, che si possono consultare qui, sembra in ritardo rispetto a quanto presentato alla commissione europea. Sappiamo che i fondi da erogare al nostro paese da parte dell’Europa, sono condizionati dal raggiungimento, in tempi stabiliti, degli obiettivi fissati nel piano. Non possiamo sbagliare, perché la Commissione autorizzerà gli esborsi sulla base del soddisfacimento e del raggiungimento di un gruppo di traguardi e obiettivi che riflettono i progressi nelle riforme e negli investimenti previsti nel piano. Cosa succede se i traguardi e gli obiettivi associati a una richiesta di erogazione da parte del paese non vengono tutti soddisfatti? Se la Commissione ritiene che non tutti i traguardi e gli obiettivi siano stati raggiunti in modo soddisfacente, può effettuare pagamenti parziali delle rate previste. Il resto del pagamento, sia prestito che sovvenzione, sarà sospeso. Lo Stato membro può continuare con l'attuazione del resto del piano ed ha sei mesi per adottare le misure necessarie per garantire il raggiungimento dei traguardi e degli obiettivi. Se ciò non viene fatto entro sei mesi, la Commissione può ridurre l'importo complessivo del contributo finanziario. Riepilogando, gli elementi da tenere monitorati nel corso del 2022 sono: l’andamento della pandemia da Covid-19, l’andamento dell’inflazione, l’andamento dei tassi di interesse, l’aumento dei prezzi delle materie prime, la realizzazione del PNRR. Buon 2022. di Claudio Bottos (Consulente del lavoro e di direzione strategica aziendale)

 


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Claudio Bottos
Consulente del lavoro e di direzione strategica aziendale

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