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08 dicembre 2024

Multa per eccesso di velocità, paga ma non si ricorda chi era alla guida quel giorno. Il giudice: "Legittimo"

Protagonista un professionista di Dolo. Sentenza destinata a fare giurisprudenza

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

multa

VENEZIA - Prima arriva la multa a casa, in seguito la richiesta di comunicare i dati di chi si trovava alla guida.
È accaduto nel luglio 2020 ad un professionista di Dolo, in provincia di Venezia. L'uomo aveva pagato la sanzione di 200 euro, ma alla richiesta di comunicare i dati del conducente, ha risposto inviando una PEC alla Polizia locale, segnalando che, essendo passati molti giorni, non si ricordava chi era alla guida dell'auto quel giorno.

Per la polizia locale non è stata una risposta sufficiente e dunque è scattata la maggiorazione oltre al ritiro dei punti.
Oltre alla multa l’uomo avrebbe dovuto pagare 285 euro e il professionista si è rivolto ad un avvocato. Proprio nei giorni scorsi è arrivata la sentenza del giudice di pace che ha dato ragione all'uomo che a quel punto non dovrà pagare la maggiorazione e non perderà neanche i punti.

Per il giudice infatti «in presenza di un comportamento positivo e di collaborazione con gli organi della pubblica amministrazione, devono ritenersi legittime le informazioni fornite dal ricorrente in quanto non si può imporre al proprietario del veicolo una conoscenza che questo potrebbe oggettivamente non avere» (art 126 bis).
La sentenza è destinata a fare giurisprudenza.

 



Gianandrea Rorato

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