IL PENSIERO GIURIDICO DI ALEXSANDRE KOJÈVE.
Seminario di studi
Incontri - Presentazioni
quando | 22/10/2021 |
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orario | Dalle 15:30 alle 19:00 |
dove |
Treviso Casa dei Carraresi |
prezzo | gratuito |
info | 0422 - 513100 o Fondazione@fondazioencassamarca.it |
organizzazione | Fondazione Cassamarca |
Casa dei Carraresi ospita un pomeriggio di studi dedicato ad Alexandre Kojève (Mosca 1902-Bruxelles 1968). Il filosofo francese di origini russe,
è considerato uno dei maggiori interpreti della lezione hegeliana.
Nato da una famiglia di commercianti e nipote del pittore Vassili Kandinsky, già da adolescente si occupa di scrittura, redigendo un Diario del filosofo in cui annota le sue prime riflessioni.
Arrestato
dopo la Rivoluzione d'Ottobre, abbandona la Russia nel 1920 e si trasferisce dapprima in Germania, dove si laurea
a Heidelberg sotto la guida di Karl Jaspers. Arriva a Parigi nel 1926 e nel
1933 sostituisce Alexandre Koyrè, su suggerimento di quest’ultimo,
alla cattedra presso l'Ecole Pratique des Hautes Etudes. Qui dà il via al mitico seminario sulla Fenomenologia dello Spirito di Hegel al quale partecipano studenti
destinati a far parlare molto di sé, tra i quali Raymond Queneau, Georges Bataille, Jacques Lacan, Raymond Aron, Roger Callois, André Breton e Hannah Arendt.
Oltre a dialogare con Carl Schmitt sul tema del “politico”, Kojève riserva anche al diritto un’analisi penetrante, ricostruendone i tratti costitutivi in un testo intitolato “Linee di una fenomenologia del diritto”.
Ed è proprio al pensiero espresso in questo volume, dove la riflessione sul diritto incrocia quella sulla vita e la politica, che è dedicato questo pomeriggio di studi, finalizzato altresì a una nuova edizione del libro, arricchita di saggi critici di chi ha già avuto modo di commentare brillantemente il pensiero generale di Kojève.
Programma
Introduce:
Luigi Garofalo, Università di Padova
Intervengono:
Marco Filoni, Link Campus University di Roma
Matteo Vegetti, Accademia dell’architettura di Mendrisio (Svizzera) e Politecnico di Milano.
Alessandro Aresu, Scuola di politiche di Roma
Conclude:
Massimo
Cacciari, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano