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28 marzo 2024

Cronaca

Torna il Redentore a Venezia

Le celebrazioni si terranno sabato 17 luglio e si uniscono a quelle per i 1600 anni dalla fondazione della città

| Ilaria Frare |

| Ilaria Frare |

Fuochi Redentore

VENEZIA - La festa del Redentore, quest'anno fissata per sabato 17 luglio, è stata istituita il 20 luglio 1576 per ricordare la fine della peste che aveva devastato la città negli anni '75-'77 del sedicesimo secolo, diventando la seconda peggiore epidemia cittadina dopo quella del 1348.

La malattia portò infatti alla morte di oltre 50 mila, circa un terzo della popolazione di Venezia. Era il 4 settembre del 1576 quando il Senato della Repubblica Serenissima scelse di erigere una chiesa a nome del Cristo Redentore, come ex voto per cercare di allontanare la peste da Venezia. La prima pietra di questa chiesa, il cui progetto fu affidato all'allora proto di Venezia Andrea Palladio, venne posta il 3 maggio 1577. Da quel giorno fino a oggi, la chiesa del Redentore è il simbolo di un momento decisivo per la città di Venezia che si liberò dalla pestilenza.

Il ponte votivo, che quest'anno verrà aperto al pubblico venerdì 16 luglio, un tempo costituito da barche messe l'una a fianco all'altra, oggi è realizzato da più parti in legno assemblate e poggiate su supporti galleggianti e permette l'attraversamento a piedi del canale della Giudecca, fino a raggiungere ingresso della chiesa del Redentore sulla riva opposta.

Quest'anno la Festa del Redentore verrà celebrata cercando di mantenere la gran parte delle tradizioni intatte, anche se con alcune rigorose limitazioni sia a terra che in acqua, dovute alle disposizioni anti Covid. Immancabile sarà lo spettacolo pirotecnico sul bacino di San Marco, che quest'anno, celebrerà anche i 1600 anni di Venezia con fuochi d'artificio dedicati.

Sul sito del Comune di Venezia sarà possibile prenotare l'accesso allo spettacolo: modalità obbligatoria per chiunque voglia partecipare sia dalla riva, sia per chi arriverà in barca. Tutti gli spettatori dovranno essere muniti di green pass, o dovranno essere guariti dal covid, oppure aver effettuato un tampone con risultato negativo nelle 48 ore precedenti. Il numero di presenze sulle rive sarà limitato e verranno delimitati i percorsi e le aree dedicate al pubblico.

 

 



Ilaria Frare

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