Tragedia di Castello di Godego: "Conoscevo Egidio, è una ferita per tutti"
Il vicesindaco Barichello tra i primi ad arrivare sul posto del terribile omicidio-suicidio
| Isabella Loschi |
CASTELLO DI GODEGO - “Oggi a Castello di Godego l’intera comunità è ancora sotto choc. Lo leggi nelle facce dei cittadini, sbigottiti, increduli. Questa tragica vicenda è una ferita per tutti, noi amministratori e l’intero paese”.
Queste le parole del vicesindaco Enrico Barichello, tra i primi ad arrivare sabato pomeriggio davanti alla palazzina dove Egidio Battaglia ha ucciso il proprio figlioletto di due anni e poi si è tolto la vita. “Abito a 100 metri da casa di Egidio Battaglia. Lo conoscevo fin da ragazzo. Lui è più giovane ma da ragazzi ci conoscevamo tutti qui in paese, ci si trovava al bar con le compagnie. Era sempre sorridente”, racconta il vicesindaco ancora scosso per ciò che è accaduto. “Sono arrivato sul posto ieri alle 13 con le forze dell’ordine e ho avvertito subito il sindaco, Diego Parisotto - racconta - Inizialmente pensavo ad un incidente domestico o qualcosa di molto meno grave. Mai avremmo pensato come comunità di vivere una tragedia di questo tipo”.
“Conosco bene anche la famiglia Battaglia, persone splendide, stimate, ma dei possibili problemi di salute del bimbo non eravamo a conoscenza. Non abbiamo mai ricevuto alcuna richiesta di aiuto per tentare di fare qualcosa nessun campanello d’allarme e ora purtroppo non possiamo fare nulla”.
Barichello ammette che per gli abitanti di Castello di Godego questa immane tragedia è un duro colpo che lascerà il segno ma l’amministrazione sarà vicina alla famiglia e alla comunità. “Dobbiamo tutti farci forza e supportarci. Come amministrazione faremo tutto il possibile per tornare alla normalità”.
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