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28 marzo 2024

Treviso

Allarme gioco d'azzardo online, a Treviso telemedicina per i malati patologici

Nella Marca sono 894 i pazienti presi in carico dal Servizio dipendenze dell'Ulss2 nell'ultimo triennio

| Isabella Loschi |

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gioco d'azzardo online

TREVISO - Il Covid e il lockdown hanno fatto emergere un altro problema. Parliamo del gioco d’azzardo online. Le stime del 2020 stanno dimostrando che, dopo la chiusura delle sale slot e dei bar imposta dai Dpcm, gli account di gioco online sono aumentati tri fruitori del web. Il 22% degli adolescenti, secondo le più recenti ricerche epidemiologiche europee, ha dichiarato di aver giocato d'azzardo almeno una volta negli ultimi 12 mesi. Circa il 15% di questi sviluppa un gioco eccessivo e il 3,9% soddisfa i criteri per la diagnosi di gioco d’azzardo patologico (GAP).

 Nell’ultimo triennio il Servizio per le Dipendenze dell’Ulss2 ha preso in carico nei quattro ambulatori dedicati al gioco d’azzardo patologico, complessivamente ben 894 pazienti: 396 (44%) nel Distretto Treviso nord e sud, 271 pazienti nel Distretto di Asolo (30%) e 227 (26%) nel Distretto di Pieve di Soligo. I maschi sono i giocatori più assidui: nell’ultimo triennio 264 nuovi utenti maschi si sono rivolti al Servizio per le dipendenze, contro 63 donne. A preoccupare l’Ulss2 sono le limitazioni di relazione e spostamenti e quindi la possibilità che un paziente preso in carico o che vuole uscire dal tunnel del gioco patologico si allontani dal percorso di cura.

Per questo il Servizio per le Dipendenze ha ideato una nuova piattaforma informativa online che funzionerà in modalità telemedicina.
“L’Ulss 2 – spiega Marcello Mazzo, direttore del Servizio per le Dipendenze - ha sempre dedicato particolare attenzione al fenomeno del gioco d’azzardo: da più dieci anni sono attivi quattro ambulatori, collocati nei Distretti di Asolo, Treviso e Pieve di Soligo. Ora, per migliorare ulteriormente la presa in carico, anche in relazione alle limitazioni imposte dalla pandemia, sarà attivata arriva una piattaforma informativa dedicata. “Indipendo”, questa la denominazione, una volta completata, permetterà interventi terapeutici in modalità telemedicina. Consentirà, inoltre, di veicolare, agli utenti così come agli addetti ai lavori, le informazioni più aggiornate sul gioco d’azzardo problematico e costruire momenti di aggancio finalizzati al sostegno e alla cura di giocatori e familiari”.

L’attivazione di “Indipendo” potrà quindi, migliorare il livello di interazione fra territorio e operatori, ridurre la necessità di spostamenti, assicurare a tutti una maggiore possibilità di accesso alle cure e garantire una migliore presa in carico dei casi cronici grazie a una gestione continuativa e multidisciplinare. A questo si aggiungeranno dei punti d’ascolto dislocati nel territorio per accogliere o ascoltare giocatori e familiari.

“Nel periodo del lockdown - prosegue il direttore Mazzo - a tutti gli utenti in carico è stata garantita assistenza psicologica e sociale utilizzando modalità on line e, dopo le iniziali difficoltà, si è riusciti a mantenere con la maggior parte di essi una buona aderenza ai programmi terapeutici riabilitativi. Le restrizioni agli spostamenti hanno avuto effetti importanti sui giocatori ma non vi è stata una massiccia migrazione di giocatori sul web, e solo per coloro che precedentemente al lockdown frequentavano il mondo web del gioco si è registrato un lieve incremento delle giocate”.

 


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