“I negozi chiudono e il centro è diventano la zona dei cartelli affittasi"
Lo sfogo amaro di Mari Campagnolo che lamenta la mancata attuazione di politiche a sostengo del commercio
CASTELFRANCO – Inutile nascondersi dietro un dito, è sotto gli occhi di tutti che siano molti gli esercizi commerciali in difficoltà in diverse città ed anche a Castelfranco Veneto. Colpa del Covid? Non solo, secondo Mari Campagnolo che si è candidata anche per dare voce alle istanze di questa categoria ed ai cittadini/consumatori.
“I negozi nelle frazioni sono oramai scomparsi e sono in crisi anche i negozi del centro di Castelfranco – spiega la candidata Campagnolo -. Avrete notato che molti hanno chiuso, e molti spostano la loro attività anche di pochi metri, sperando in una ripresa. Cosi ci troviamo con angoli del centro, che da un mese all’altro diventano zone di cartelli "affittasi". Altri come il Borgo Pieve, il Borgo Treviso e il Borgo Vicenza, sono in totale abbandono”.
Mari Campagnolo fa quindi delle proposte: “Non possiamo pensare che il commercio ritorni ad essere come ai bei tempi, florido. Ipermercati e le vendite online ne sono diventati i padroni... basti pensare che a dicembre 2019, in un solo mese le vendite online sono aumentate del 20%. Cosa è mancato a Castelfranco, e cosa si può fare? Attrarre gente.
Ho potuto constatare che quando la cultura propone, arrivano turisti, che si fermano ad acquistare, perché la moda e lo style italiano piace e anche molto. Riportiamo eventi: sfilate di moda, mercati di antiquariato, mostre di quadri, organizziamo più concerti in collaborazione con il Conservatorio. Poi ci sono prodotti del territorio... insomma molte idee. Castelfranco deve essere fonte di eventi culturali, perché solo in questo modo le attività commerciali possono avere dei benefici”.