Ricordiamo il 25 aprile!
Anche durante l'emergenza è necessario non perdere la memoria di una pagina importante della democrazia
| Emanuela Da Ros |
Vittorio Veneto si appresta a festeggiare, senza il clamore della piazza e degli assembramenti fisici, il 25 aprile. Una data che annuncia la nascita di una nuova democrazia. Di una società fondata sul rispetto. Sui diritti riconquistati.
Per ricordare questo anniversario diamo spazio alle parole della presidente dell'Anpi vittoriese, Maria Chiara Marangon, che a sua volta condivide le parole di un grande partigiano.
Nessuna nuova parola è opportuno aggiungere alle tante che stiamo sentendo e che accompagnano giorni carichi di emozioni contrastanti e dolorose.
Per questo, il nostro modo di non dimenticarci di una delle date fondamentali per il nostro paese, è quello di condividere con i lettori il discorso che fece Francesco Pesce, comandante Partigiano della Divisione Nino Nannetti, nel 1980, a Vittorio Veneto, in occasione dei festeggiamenti per la Liberazione, durante l'Amministrazione del Sindaco Giorgio Pizzol.
Molti ricorderanno la cerimonia: erano anche quelli anni difficili, ma nelle parole del comandante Milo, possiamo trovare l'incoraggiamento e la forza che viene da chi ha saldi principi democratici, validi in ogni momento per trovare la capacità di reagire e pretendere con determinazione l'applicazione dei dettami costituzionali.
Ci attende un periodo di grande impegno al quale siamo chiamati tutte/i, come allora negli anni della Resistenza: la costruzione di una società mondiale dove ogni persona veda i propri diritti ad una vita serena e dignitosa, conquistati e rispettati.
Maria Chiara Marangon