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29 marzo 2024

Treviso

Virus Zika, un caso nella Marca

Coletto: "Donna colpita, guarita, e dimessa"

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Virus Zika, un caso nella Marca

TREVISO - Una cittadina italo-venezuelana è stata curata circa un mese fa in Veneto perchè affetta dal virus Zika. Ricoverata a Treviso, la donna - fa sapere l'assessore alla sanità, Luca Coletto - è guarita dopo pochi giorni ed è stata dimessa. "La sanità veneta - prosegue l'assessore - monitora da tempo la presenza del virus Zika, sia nelle zanzare che ne sono il vettore, sia negli umani. La situazione è quindi completamente sotto controllo e non c'è alcun motivo di allarme".

"Zika - specifica Coletto - è da tempo monitorato in tutte le persone che presentino stati febbrili compatibili con il virus, principalmente provenienti dall'estero, assieme agli altri virus tipici delle zone tropicali e subtropicali, come ad esempio la malaria, quello più preoccupante, e la febbre dengue". "Non solo, ma questo virus - prosegue - fa parte di quelli ricercati nelle zanzare nell'ambito del sistema regionale di sorveglianza attivo da giugno a novembre, assieme al più noto West Nile. Se c'è lo troviamo e lo curiamo".

 

L'allarme si è diffuso negli ultimi giorni. Ieri i microbiologi clinici italiani hanno richiamato l'attenzione sul possibile incremento di casi di virus Zika nel nostro paese legato all'attività di sviluppo delle zanzare in Italia. Oggi sono 25 i Paesi in cui Zika è presente ma il numero è destinato ad aumentare: "Il problema più serio nel nostro Paese si porrà con l'inizio della stagione di attività biologica delle zanzare, - hanno spiegato - perché se una persona torna con il virus Zika nel sangue e viene punto da una zanzara, questa diventa portatrice ed in grado di infettare la persona che punge dopo e via di seguito. Se questa catena non si ferma subito si può innescare un focolaio autoctono che può assumere anche dimensioni rilevanti o portare il Paese a diventare endemico".

 

"Ciò che noi microbiologi siamo tenuti a fare è la diagnosi rapida di infezione in fase viremica (virus nel sangue) e molte Regioni si sono attrezzate con un centro regionale di riferimento - proseguono - che conduce la diagnosi di infezione da Zika, ma anche di Dengue, e di Chikungunya, virus trasmessi dalle stesse zanzare che possono dare origine a catene di trasmissione esattamente come Zika e che causano sintomatologia spesso sovrapponibile. Siamo riusciti a tenere sotto controllo la diffusione del virus Dengue, molto più diffuso di Zika, ce la faremo a tenere lontano anche Zika", ha spiegato Maria Paola Landini, Professore di Microbiologia, e Membro del Consiglio Direttivo Amcli alla luce delle notizie che hanno iniziato a diffondersi presso l'opinione pubblica italiana.

 

"In effetti ciò che stiamo osservando è che le infezioni trasmesse da artropodi ematofagi stanno aumentando e bisogna ricordare che non sono solo trasmessi dei virus, ma anche dei parassiti come i plasmodi della malaria o le leishmanie, batteri come Tripanosoma, Rikettsie, Babesie. Oggi questi piccoli insetti sono da considerare gli animali più pericolosi al mondo per la salute dell'uomo e noi microbiologi ci troviamo ancora una volta in prima linea" ha dichiarato Pierangelo Clerici, Presidente Amcli e Direttore dell'Unità Operativa di Microbiologia dell'Azienda Ospedaliera di Legnano.

 


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