NO ALL'ELETTRODOTTO NEL PARCO DELLA VILLA VENETA
Il consiglio di Stato boccia Enel e Terna sul progetto del traliccio di Carbonera

TREVISO - Il Consiglio di Stato boccia Enel e Terna sul progetto del nuovo elettrodotto che passa con un traliccio di 40 metri nel parco della Villa veneta 'Tiepolo Passi' di Carbonera (in foto).
I giudici amministrativi di secondo grado, con sentenza depositata il 4 novembre, hanno accolto il ricorso presentato dal Ministero della cultura per conto della Soprintendenza ai beni architettonici e il paesaggio di Venezia, Belluno, Padova e Treviso contro il pronunciamento del Tar Veneto, che nel 2006 era stato favorevole invece alla società elettrica e a quella di distribuzione dell'energia.
In quell'occasione Enel e Terna si erano appellati contro gli atti della stessa Soprintendenza, che in autotutela rispetto ad un primo parere favorevole, chiedeva lo stop ai lavori dell'elettrodotto, un tratto della linea di ammodernamento da 132 kV tra Friuli e Veneto.
La sesta sezione del Consiglio di Stato, riformando la sentenza impugnata dal ministero, ha ora respinto "integralmente il ricorso originario", condannando Enel Distribuzione e Terna - si legge nel dispositivo - al pagamento delle spese dei due gradi del giudizio: 5000 euro suddivisivi in parti eguali a favore del Mibac e della famiglia Passi, proprietaria dell'omonima villa.
"E' un giudizio importante - ha commentato Alberto Passi, presidente dell'Associazione Ville Venete - perché apre un capitolo interessante sulla tutela del paesaggio rispetto a progetti che possono cambiarne profondamente l'identità, ed afferma così il valore aggiunto del paesaggio, bene morale ed etico, più importante della stessa proprietà privata".