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20 aprile 2024

Conegliano

"NO" ALLA DIMISSIONI IN BIANCO

Nella giornata della festa della donna un gazebo a Conegliano per lanciare la campagna

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CONEGLIANO - Il lancio di una campagna contro le dimissioni in bianco nel giorno della donna, generalmente la più colpita in ambito lavorativo e non solo.

Questa mattina, giovedì, proprio ai piedi della gradinata degli alpini, dove era posizionato il gazebo del Partito Democratico, la presentazione dell'iniziativa. Erano presenti il coordinatore della sezione coneglianese, Alessandro Bortoluzzi, l'autrice ed esperta di storia, Isabella Gianelloni, la responsabile provinciale della conferenza donne democratica, Paola Poldelmengo e la sindacalista della Cgil di Treviso, Mariagrazia Salogni (in foto sotto).

Norme efficaci contro le dimissioni in bianco, subito – si legge nel volantino consegnato al gazebo – chiediamo norme che contrastino l’abuso nei confronti di giovani lavoratrici e giovani lavoratori al momento dell’assunzione. Troppo spesso viene richiesto loro di firmare una lettera di dimissioni volontarie, definite in bianco perché senza data. La data viene messa successivamente, per mandare via quella ragazza o quel ragazzo di fronte a una gravidanza, un matrimonio, un infortunio, una lunga malattia o la fine del periodo di incentivo per l'assunzione”.

Un problema di portata nazionale, ma del quale la Marca Trevigiana non è esente. “Non abbiamo dati sulle dimissioni in bianco, perché sono “inconfessabili” ma diverse volte le abbiamo incontrate durante la nostra attività – ha commentato Salogni – prima le dimissioni in bianco erano appannaggio principalmente donne per la maternità, ma ormai sono dedicate anche a giovani lavoratori maschi. Ci auspichiamo vivamente il ripristino della legge 188”.

Una tutela alle donne (ma non solo) che sarebbe una vittoria su tutti i punti di vista. Come ha spiegato Poldelmengo, l'Italia ha bisogno delle donne che lavorano, per far crescere il Pil e per sfruttare le loro competenze peculiari. “Anche a Conegliano, città ormai dedita al terziario, dove storicamente la donna è più presente, sarebbe importante dare un segno di “parità”, con le quote rosa, le giunte rosa – ha affermato Gianelloni – al di là di diatribe sui nomi dei candidati sindaco, sarebbe importante proprio prevedere anche nel consiglio comunale la presenza di donne, che possono dare il proprio contributo per rendere migliore il paese”.

 



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