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28 marzo 2024

Treviso

"No al cibo in provetta", i sindaci trevigiani con Coldiretti Treviso

L'associazione ha promosso una petizione nei 15 mercati settimanali della Marca con l’obiettivo di promuovere una legge che vieti il cibo sintetico

| Isabella Loschi |

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carne in provetta

TREVISO - Proprio oggi la notizia che per la prima volta negli Stati Uniti è stata autorizzata per il consumo umano la “carne” in provetta. A darne notizia sono Coldiretti e Filiera Italia dopo l’annuncio della Food and Drug Administration (Fda) di aver approvato un prodotto a base di carne ottenuto da cellule animali proposto dalla Upside Foods, un'azienda che produce “pollo” sintetico raccogliendo cellule da animali vivi che vengono moltiplicate in un bioreattore. “Si tratta – sottolineano Coldiretti e Filiera Italia - della prima autorizzazione al consumo umano di cibi in provetta rilasciata dall’autorità alimentare statunitense che rischia di aprire la strada a scenari preoccupanti".

Coldiretti Treviso continua la sua battaglia per dire “no” al cibo sintetico con una raccolta firme. Tra i firmatari della petizione anche diversi sindaci e consiglieri regionali della Marca. Da Treviso a Spresiano, da Montebelluna a Castelfranco, da Fonte a Monfumo sono tanti i primi cittadini che hanno sposato la mobilitazione di Coldiretti partecipando alla raccolta di firme “per fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro dei nostri allevamenti e dell’intera filiera del cibo Made in Italy”, si legge nella petizione.

La petizione potrà essere sottoscritta in tutti i 15 mercati settimanali agricoli della provincia di Treviso, a cominciare dal mercato coperto del capoluogo, nei 12 uffici zonali e nei 93 recapiti di Coldiretti Treviso oltre che in tutti gli eventi promossi a livello provinciale. “L’obiettivo è promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” fino al pesce. Prodotti che - sottolinea Coldiretti Treviso - potrebbero presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hi tech già ad inizio 2023”.

 



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Isabella Loschi

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