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29 marzo 2024

Conegliano

"Niente rimborsi o abbonamenti sospesi per chi non ha il green pass. E' una scelta della persona, non della palestra"

La posizione di Andrea Antoniazzi, proprietario della palestra “Body Evidence” di Conegliano e Vittorio Veneto

| Roberto Silvestrin |

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CONEGLIANO - “Per il nostro settore il green pass sarà un’ulteriore mazzata, sarà molto pesante da gestire”. Andrea Antoniazzi, proprietario della palestra “Body Evidence” di Conegliano e Vittorio Veneto, teme i possibili effetti collaterali del nuovo “lasciapassare” introdotto dal Governo. Il 6 agosto, infatti, il green pass diventerà obbligatorio: servirà per accedere a piscine, palestre, ristoranti (al chiuso), spettacoli.

 

“Tanti clienti, soprattutto quelli che sono contrari al vaccino e non vogliono fare il tampone, ci chiedono informazioni relative al green pass – racconta Antoniazzi, che è anche consigliere e delegato regionale dell’Anif -. Vengono sacrificati sempre i soliti settori. Per andare al bar, dal barbiere, dall’estetista, in albergo e nei centri commerciali non serve, e questo non è giusto”. Le domande riguardano soprattutto il rimborso e la sospensione degli abbonamenti, e l’eventuale “recupero” dei mesi persi a causa del green pass. Antoniazzi, però, non ha dubbi: nessun trattamento “speciale” per chi non lo avrà.

 

“Dopo i periodi di chiusura forzata abbiamo fatto recuperare tutti i mesi – spiega -. In questo caso le attività sono aperte, la scelta è della persona che non vuole avere il green pass, non del centro sportivo”. Il green pass obbligatorio, quindi, rischia di provocare una specie di guerra tra gestori e clienti, “che sono la cosa più importante che abbiamo, la nostra linfa vitale”.

 

Il rischio è quello di perdere abbonati, proprio nel momento della ripartenza delle attività e di tutto il settore dello sport. Antoniazzi e i suoi colleghi attendono, ovviamente, anche le direttive del Governo. “Non devono essere i gestori ad effettuare i controlli – sostiene Antoniazzi -. Per noi sarebbe una costosa perdita di tempo”.

 



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Roberto Silvestrin

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