Il Veneto ama i cavalli. E, sopratutto, i turisti che scelgono di percorrere la regione ...al galoppo.

Ai margini  di strade e autostrade sempre più intasate, la regione presenta infatti numerose "ippovie: strade percorribili a cavallo (o a piedi) che permettono di godere di quegli spicchi di natura che il Veneto ancora custodisce.

In occasione di Fieracavalli, il padiglione-Veneto ha fatto sperimentare ai curiosi un nuovo sistema satellitare di mappatura delle ippovie, che a giorni sarà ospitato nel portale www.veneto.to.

"La logica - dicono in Regione - è quella della carta stradale...satellitare. L’idea di registrare anche le ippovie, percorsi privilegiati per chi ama il cavallo e la natura, in un sistema satellitare Gps scaricabile senza alcun costo dal sito della Regione Veneto è sembrata un'offerta turistica in più.

Oltre ai percorsi, il turista troverà nella mappa delle ippovie  i punti di ristoro, quelli di interesse culturale, le attrattive naturalistiche e storiche. A Fieracavalli il vicepresidente della Regione veneto, Franco Manzato, ha inoltre annunciato altre novità in fatto di ippovie. Sulle Prealpi bellunesi e trevigiane la Regione ha appena finanziato con 126mila euro il progetto di 11 comuni (capofila Valdobbiadene), due Province e tre Comunità Montane per l’ippovia “Pont del Val D’Arch” che collegherà Venezia all’Austria, e della “Panoramica delle Cime” da Trichiana attraverso il San Boldo, Posa Puner, Mariech, fino a Valdobbiadene e Segusino, spaziando con la vista dai Monti del Sole a nord alla pianura trevigiana a sud.

Entro Natale verrà formalizzato il progetto per le due grandi ippovie attrezzate Asiago-Chioggia e Cortellazzo-Trichiana-Ponte nelle Alpi. Piave e Brenta saranno così idealmente uniti. Anche questi tracciati sono già stati mappati con il sistema satellitare e disponibili per essere scaricati sul gps o sul cellulare."

E per chi, oltre al nitrito di cavallo, ama il profumo del mosto, sarà presto disponibile una mappatura satellitare delle Strade del Vino, da percorrere (ma è il caso di ricordarlo?) sobrissimi.

Emanuela Da Ros