Neonato prematuro, all'ospedale di Treviso monitoraggio della glicemia indolore
Il nuovo sensore grande quanto una moneta utilizzato per la prima volta alla Terapia Intensiva Neonatale del Ca’ Foncello
| Isabella Loschi |
TREVISO - Un minuscolo sensore “soft” tilizzato per la prima volta dalla Terapia Intensiva Neonatale del Ca’ Foncello di Treviso per il monitoraggio della glicemia in un bimbo prematuro.
Nei neonati pretermine e di basso peso è fondamentale assicurare il più possibile livelli di glucosio nel sangue nei valori di normalità, evitando così livelli troppo alti o troppo bassi.
Infatti il glucosio è il principale nutrimento del cervello ed è chiaro che livelli troppo bassi di glucosio possono comportare danni a volte irreversibili.
“Un piccolo sensore sottocutaneo, delle dimensioni di una moneta - spiega il primario, dottoressa Paola Lago - è stato applicato sulla superficie laterale della coscia di un neonato prematuro di meno di un chilogrammo. Il sensore è connesso a un trasduttore di analoghe dimensioni che, via bluetooth, trasmette i valori della glicemia ogni cinque minuti. L’andamento dei livelli di glicemia viene trasmesso attraverso una app dedicata a un device elettronico posizionato vicino alla culla del neonato. Un algoritmo permette di tradurre i valori interstiziali della glicemia in valori ematici".
"La curva glicemica in continuo - prosegue Lago - è prontamente visibile al personale di assistenza, medici e infermieri che possono intervenire istantaneamente quando i valori escono dai range desiderati. L’inserzione del sensore è indolore, può rimanere in sede fino a sei giorni”.
“Questo sistema - spiega la dottoressa Lago - consente di avere un monitoraggio della glicemia in continuo real-time anche nei neonati di peso inferiore ai 1500 grammi, riducendo la necessità di dolorosi e frequenti prelievi di sangue. Questo dispositivo consente inoltre al neonatologo di intervenire più rapidamente ed efficacemente laddove si dovessero presentare episodi di ipoglicemia o iperglicemia”.