Nella notte scoppia la rivolta in carcere
Uno dei detenuti dà fuoco al materasso: fumo acre tra le celle, una decina gli intossicati
GORIZIA - Un incendio è divampato all'interno del carcere di Gorizia nella notte tra lunedì 22 e martedì 23 luglio, quando un detenuto ha dato fuoco al proprio materasso. Il fumo ha rapidamente invaso i locali della casa circondariale, rendendo necessario l'intervento immediato degli agenti di custodia per circoscrivere le fiamme e mettere in salvo i detenuti. Sul posto sono intervenuti anche i sanitari con diverse ambulanze.
Una decina di persone, tra detenuti e personale della polizia penitenziaria, sono state ricoverate negli ospedali di Gorizia e Monfalcone per intossicazione da fumo. Il più grave è il detenuto che ha appiccato l'incendio, ora in rianimazione; un altro detenuto è stato trattenuto in ospedale per accertamenti, mentre gli altri sono stati subito dimessi.
La protesta, che si è verificata poco prima delle tre del mattino, ha visto alcuni detenuti organizzare una rivolta appiccando il fuoco ai materassi nelle loro celle. Gli agenti della polizia penitenziaria, accortisi dell'incendio, hanno immediatamente chiamato i vigili del fuoco del comando locale, che sono intervenuti con gli estintori in pochi minuti. Tuttavia, il fumo acre ha causato malori tra le persone presenti, richiedendo l'intervento della Centrale Operativa della Sores Friuli Venezia Giulia che ha inviato sul posto numerose ambulanze.
I vigili del fuoco, dopo aver spento le fiamme, hanno verificato che il livello di monossido nell'aria non fosse pericoloso, scongiurando ulteriori conseguenze per le altre persone presenti nel carcere. La situazione è tornata alla normalità nel corso della notte, e la rivolta è stata rapidamente bloccata. Sul posto sono giunte anche altre forze dell'ordine in rinforzo alla polizia penitenziaria.
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