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24 aprile 2024

Treviso

Nel Natale del lockdown incerto anche il cibo da asporto

Chiude fino ad febbraio il ristorante "Le Querce" di Ponzano, ma Ermanno Zago è pronto per la consegna di menù da rigenerare: "Troppa confusione tra Dpcm e ordinanze"

| Roberto Grigoletto |

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| Roberto Grigoletto |

Ermanno Zago

TREVISO - Lunedì è stato l’ultimo giorno di apertura. Ermanno Zago, con la mamma e i fratelli, ha deciso di chiudere – presumibilmente fino a febbraio e comunque sino a quando “non si vedrà più chiaro” - il ristorante “Le Querce”. Lo abbiamo risentito, a due mesi esatti dall’ultima volta cioè all’indomani dell’entrata in vigore del primo Dpcm, quello che contingentava l’attività di ristorazione, dagli orari di apertura al numero degli avventori ammessi in sala. Le ultime disposizioni stanno rendendo ancora più incerto il lavoro del settore. Anche l’asporto è - come si dice - sub judice.

“Il problema è che non abbiamo informazioni noi e non ne hanno i clienti. Ci stiamo alambiccando tra Dpcm di Conte e ordinanza di Zaia”. Che adesso forse la ritira ma che non si capisce quando e dove il rosso diventa arancione. E viceversa. Insomma un bel guazzabuglio. “I clienti ci chiamano un giorno sì e l’altro pure: chiedono di sapere se potranno ordinare per asporto oppure no, con ritiro di persona o con consegna a domicilio”. Insomma si naviga a vista. Ma nel frattempo bisogna anche attrezzarsi qualora i confini comunali si confermassero invalicabili. Ermanno Zago ha già predisposto il piano B, che poi è il “delivery”, la consegna a casa del menù da asporto da rigenerare, dall’antipasto al panettone. Fosse solo una questione di mobilità, si potrebbe confidare nell'operoso ravvedimento dei governi romano e veneziano. “È tutto quello che ci va dietro il problema, e che evidentemente chi fa decreti e ordinanze non ha mica tanto in mente... Mancano re giorni a Natale: qualcuno ci pensa al tempo che ci vuole per preparare le pietanze? E quando credono che si possa ordinare la carne al macellaio, oggi per domani? Dobbiamo acquistare cibo per poi sprecarlo?

Scuote il capo Ermanno (nella foto di Christian Bazzo), ma non arrende, animato sempre dalla grande passione che nutre per il suo lavoro di “cuoco di terra”. Nelle ultime settimane il suo ristorante ha servito dei menù da rigenerare per le tradizionali cene aziendali. “La stessa cosa stiamo predisponendo per il giorno di Natale e per il veglione di San Silvestro: piatti freddi da consumare in casa e pronti per essere ritirati (o consegnati) l’antivigilia o il 24”. I menù de “Le querce” sono rinomati nella Marca: da quelli senza glutine e lattosio a quelli vegetariani. “In questi mesi abbiamo promosso parecchi webinar nelle quali abbiamo illustrato alcune nostre ricette e insegnato a rigenerare e a impiattare. Si prova a rendere questo “strano” Natale un Natale “nomale”.

 



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Roberto Grigoletto

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