Nel cuore dell'Amazzonia un sentiero dedicato a Giuseppe Mazzotti
Si chiama Sendero Giuseppe Mazzotti e si snoda per circa due chilometri all'ngresso della Foresta Otonga in Ecuador
| Isabella Loschi |
TREVISO - Si chiama Sendero Giuseppe Mazzotti il percorso lungo due chilometri nel cuore dell’Amazzonia. Collega la località di Otongachi al centro di educazione ambientale e alla foresteria che si trovano all’ingresso della Foresta Otonga, in Ecuador.
E’ il nuovo tracciato che la Fondazione Otonga, coordinata dall’entomologo Giovanni Onore, ha deciso di dedicare al trevigiano Giuseppe Mazzotti.
Il sentiero favorirà l’accesso alla riserva agli ecoturisti e alle spedizioni internazionali che intendono studiare il ricchissimo ecosistema. L’intitolazione è un ringraziamento della Fondazione all’Associazione Premio Letterario Giuseppe Mazzotti che da trent’anni sostiene il progetto, e al suo ispiratore, che fu un “ecologista ante litteram”. L’associazione, infatti, fu la prima a credere nel progetto di Onore di creare una riserva protetta in Ecuador quando, in occasione della partecipazione dell’entomologo ad un convegno dedicato all’Amazzonia a San Polo di Piave, nel 1992 (in occasione del cinquecentenario della scoperta dell’America), elargì la donazione che permise di acquistare i cento ettari di terreno iniziali.
Da allora è divenuta sostenitrice del progetto e negli anni ha organizzato diverse raccolte fondi coinvolgendo aziende, scuole e privati; nel 1998 ha presentato il progetto al proprio partner Valcucine che, da allora, attraverso l’associazione Bioforest, garantisce a Otonga un sostegno continuativo. In un trentennio la riserva si è ampliata da 100 fino a 2 mila ettari e sono stati realizzati un Centro di Educazione Ambientale e una Foresteria, che permettono la permanenza di studiosi internazionali favorendo l’approfondimento della flora e della fauna e la scoperta continua di nuove specie animali e vegetali.
Il riconoscimento che la Fondazione Otonga dedica a Giuseppe Mazzotti non solo lo avrebbe reso orgoglioso ma anche certifica il suo impegno a favore dell’ambiente e della sua difesa, ben prima che l’ecologia fosse riconosciuta come scienza. Instancabile e carismatico, Mazzotti aveva infatti attratto nella propria cerchia di intellettuali e artisti anche menti brillanti e illuminate che avevano elaborato un pensiero ecologico ed una personale opposizione al consumo di paesaggio, come il poeta Andrea Zanzotto e la viaggiatrice e scrittrice di Freya Stark.