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20 aprile 2024

Il naufragio di Enrico Mreule

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Luca Barbirati | commenti |

Enrico Mreule

Enrico Mreule è stato un filosofo goriziano autodidatta, grecista e precettore, anche se la sua fama si deve maggiormente al viaggio compiuto in Patagonia, dove visse per quasi 13 anni. Partì nel novembre 1909, nello stesso periodo in cui il suo ex compagno dello Staatsgymnasium, Carlo Michelstaedter, iniziò a scrivere la sua tesi di laurea.

Rico (affettuoso diminutivo) è il protagonista assieme a Nino Paternolli del Dialogo della salute, di ispirazione platonico-leopardiana, in cui Michelstaedter celebra l'amico che col proprio viaggio in Sud America ha infranto i compromessi sociali che pesavano sui rampolli delle buone famiglie di primo Novecento. Mreule svolge una funzione maieutica per Carlo. Gli fa conoscere i Vangeli e il pensiero di Gotamo Buddho. Si incontrano per l'ultima volta a Pirano, nell'estate del 1909, passano tre giorni assieme alla sorella di Carlo, Paula, e alle sorelle Cassini, Fulvia e Argia. È l'ultima volta che i nerissimi occhi di Carlo vedono quelli azzurri di Enrico. L'eco secco dello sparo di Carlo arriverà a Puerto Madryn solo un anno dopo da quel fatidico 17 ottobre 1910. Sarà Nino a comunicarglielo con una lettera a cui allega le sue ultime poesie.

In Un altro mare, Claudio Magris ricostruisce gli anni sudamericani di Mreule, passati ad allevare cavalli, fino al suo ritorno a Gorizia; dal trasferimento a Istria del 1933 fino alla morte avvenuta il 5 dicembre 1959. Può essere considerato un romanzo solo per l'assenza di note e di rimandi bibliografici, ma pochi studi scientifici su Michelstaedter possono vantare una così salda documentazione come la “fantasia” e l'”immaginazione” di Magris che, oltre ad aver letto gli epistolari privati dei singoli protagonisti, ha conosciuto direttamente Mreule e raccolto numerose testimonianze dall'amico e poeta Biagio Marin.

Giulio Nascimbeni fu tra i primi a intervistare l'Autore, all'uscita del libro, e gli chiese che significato avesse il titolo. Magris rispose: C'è un mare senza sponde, l'Assoluto, spogliato dell'accidentalità della vita. Mreule è uno che ha ricevuto dall'amico Michelstaedter la rivelazione di un Assoluto che non può raggiungere, ma senza il quale non può vivere. È questo l'altro mare.

Claudio Magris, Un altro mare (Garzanti, 1991)

Enrico Mreule



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