Nasce la nuova macro-area fieristica “Le Fiere del Piave”
Asse strategico tra Santa Lucia Fiere, Longarone Fiere s.r.l. e comune di San Donà di Piave
SANTA LUCIA - Prende forma un nuovo asse strategico del comparto fieristico regionale che si sviluppa lungo la direttrice del fiume Piave e vede protagoniste Longarone Fiere s.r.l., Azienda Speciale “Santa Lucia Fiere” e il Comune di San Donà di Piave.
Incentivare e agevolare le attività e le imprese operanti nel territorio attraverso una convergenza di interessi e strategie, questo il “core business” condiviso dalle tre realtà che guardano al futuro per cogliere nuove opportunità di sviluppo e crescita operando in un sistema sinergico. “Siamo al servizio del territorio. – dichiara l’ing. Domenico Dal Bò, Presidente Azienda Speciale Fiere Santa Lucia di Piave – In questo contesto economico dobbiamo presentarci come area economica compatta e cooperante, attraverso la costituzione di una rete di collaborazioni.”
Nessun fusione tra le realtà, ma un accordo di programma che andrà a valorizzare le tipicità, puntando su un aumento della qualità attraverso una collaborazione strategica e organizzativa per aumentare il livello dei servizi offerti, in termini di qualità ed efficienza, e snellire tutti quei processi che limitano l’operatività.
“Stiamo costruendo un asse strategico, unico per programma e prospettive in tutto il Veneto, per lo sviluppo di un’area – dichiara il Sindaco di Santa Lucia di Piave, Riccardo Szumski – che aumenta così il peso specifico del suo comparto economico, attraverso una cooperazione propositiva ed evitando azioni di concorrenza deleteri per la crescita”. Una strada comune intrapresa che vedrà la costituzione di una nuova macro-area fieristica, “Le Fiere del Piave”, che attraverso la cooperazione dei tre principali quartieri fieristici delle relative provincie (Belluno, Treviso, Venezia), guarda al futuro per sostenere lo sviluppo e la crescita del territorio e delle realtà economiche che vi operano.
Il nuovo asse avrà anche l’obiettivo di presentarsi come soggetto compatto e omogeneo, mettendo a sistema le proprie affinità storiche, culturali e ambientali (proprie dell’area del Fiume Piave), nei confronti dei sovraordinati soggetti istituzionali aumentando così la credibilità anche in chiave strategica di assegnazione/acquisizione delle risorse disponibili. “Questa nuova prospettiva di sviluppo si sta concretizzando in un periodo di forte crescita per il nostro quartiere fieristico – continua l’ing. Domenico Dal Bò – con la chiusura di un primo semestre 2016 da record con 75.000 presenze e 9 manifestazioni presenti. Ora ci proponiamo come capofila per il processo di internazionalizzazione del territorio e delle aziende che vi operano”.
Un asse strategico, quello delle Fiere del Piave, che lavorerà in un’ottica di sviluppo e aumento dell’innovazione tecnologica degli eventi fieristici organizzati, una crescita della professionalizzazione degli operatori e del personale e un miglioramento della qualità dei servizi.