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13 dicembre 2024

Nè carne nè pesce

- Tags: alimentazione vegetariana, ecologia, nutrizione, vegetarian week

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Eva Da Ros | commenti | (2)

(Fonte http://www.incrediblesnaps.com/wp-content/uploads/2013/05/fantastic-apple-carving-16.jpg)
 

Anche quest'anno, dal 1 al 7 ottobre, si celebra la Settimana Vegetariana Mondiale che ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione sulle tematiche ambientali, etiche e salutistiche correlate ad un minor consumo di cibi animali.

"L'allevamento su vasta scala, sia di tipo intensivo (in grosse stalle senza terra dove gli animali sono stipati, come accade in Italia), sia di tipo estensivo (i grandi ranch degli Stati Uniti, o i pascoli nei paesi del Sud del mondo) è chiaramente insostenibile dal punto di vista ecologico. Lo è stato nel passato, ma ogni volta si sono scoperte nuove terre da sfruttare, e ogni volta è ricominciata l'invasione dei bovini.
Ormai, però, la metà delle terre fertili del pianeta viene usata per coltivare cereali, semi oleosi, foraggi, proteaginose, destinati agli animali. Per far fronte a questa immensa domanda - in continuo aumento, in quanto le popolazioni che tradizionalmente consumavano poca carne oggi iniziano a consumarne sempre di più - si distruggono ogni anno migliaia di ettari di foresta pluviale, il polmone verde del pianeta, per far spazio a nuovi pascoli o a nuovi terreni da coltivare per gli animali, che in breve tempo si desertificano, e si fa un uso smodato di prodotti chimici per cercare di ricavare raccolti sempre più abbondanti” (fonte http://www.saicosamangi.info/ambiente/)

7 milioni di italiani, pari al 12% dell'intera popolazione, dichiarano di seguire un'alimentazione vegetariana, numero in evidente crescita negli ultimi anni a testimoniare una maggior attenzione delle persone verso questo tipo di stile alimentare (e di vita).

Molti tra voi senza carne si sentiranno persi: "se non mangio carne, cosa mangio?". Un'infinità di altri cibi dimenticati, trascurati o sconosciuti.
Quanti tra voi consumano con regolarità frutta secca, semi oleosi, crema di sesamo o legumi? Eppure sono cibi semplici, facili da reperire, scrigno prezioso di nutrienti essenziali al nostro benessere.
Facciamo qualche esempio:

  • semi di lino: concentrato di omega-3
  • crema di sesamo: ricchissima di calcio
  • semi di zucca: fonte di ferro e zinco
  • legumi: proteine, ferro e calcio


Se avete la pazienza di leggere ancora qualche riga diamo, giusto per assaggio, una sbiraciatina al mondo dei legumi.
A differenza dei cereali (pane, pasta, riso, orzo, farro, kamut, ...) - che ancora molti consumano raffinati (cioè non integrali) - i legumi non possono essere privati del tegumento esterno che comprende fibre, minerali e vitamine lì intrappolati, con il vantaggio di un'alimentazione più ricca di nutrienti.

E' tradizione della nostra terra consumare i fagioli, ma quanti li consumano settimanalmente? Eppure si prestano a comparire sulle nostre tavole in diverse declinazioni: insalata di fagioli con la cipolla, fagioli con salsa pomodoro e peperoncino, "radici e fasoi", passato di fagioli, pasta e fagioli. E già così, ipotizzando di usarli solo una volta a settimana, siete a posto per un mese abbondante.
In realtà andrebbero consumati più volte alla settimana. Allora vi vengono in aiuto i ceci, le lenticchie (rosse, verdi, nere), i piselli, le fave ed altri legumi meno noti (fagioli azuki, mung, soia, lupini, cicerchie).

Se temete per il riaccendersi della colite iniziate con piccole quantità, ammolli prolungati di 12-24 ore, cotture lente e, per le prime volte, potete sempre decidere di eliminare parte della buccia con il passaverdure.

Un’alimentazione vegetariana può concorrere alla riduzione del rischio di obesità e di malattie cardiovascolari grazie all’attivazione di molecole antinfiammatorie e al maggior apporto di fitonutrienti.
L'American Dietetic Association ha stabilo che l'alimentazione vegetariana, correttamente pianificata, è salutare e adeguata dal punto di vista nutrizionale: http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADA_ital.htm



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Credo che non mangiare animali sia più che altro una scelta etica, da rispettare. E' anche vero che molti di noi mangiano pochi vegetali (per altro, pure loro esseri viventi) ma non mi sembra giusto far passare l'idea che il vegetarianesimo possa risolvere i problemi dello sfruttamento dei terreni a fini di allevamento.
Il vero problema è la sovrappopolazione globale e il conseguente esaurimento delle risorse (non solo cibo, ma anche fonti energetiche, acqua, ecc...) Spiace dirlo ma l'unica soluzione è la pianificazione familiare e il controllo delle nascite. Saremo mai pronti a farlo?

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Ha ragione. La scelta vegetariana non risolve il problema, ma se tutti facessero un po' meno uso di prodotti animali forse ci sarebbe più spazio per altre coltivazioni (ormai le coltivazioni di soia e mais hanno soppiantato molti prodotti locali). E certo, il problema è anche il sempre maggiore numero di bocche da sfamare. Se però continuiamo ad usare queste fabbriche di proteine alla rovescia - 15 kg di cereali per farne 1 di carne - non ci sarà un accesso equo al cibo.
Se non lo ha già letto, le consiglio un libro "non di parte" scritto dal giornalista americano Michael Pollan "IL DILEMMA DELL'ONNIVORO" che dimostra l'impatto devastante degli allevamenti intensivi sull'ecostistema.

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