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10 ottobre 2024

Montebelluna

Il Museo di Montebelluna è ora in 3D e accessibile da tutto il mondo

In corso la seconda edizione di Makars Summer School che, grazie all’edizione del 2017, ha permesso di creare i modelli 3D di alcuni reperti del Museo

| Matteo Ceron |

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| Matteo Ceron |

museo

MONTEBELLUNA - Dopo il successo della prima edizione, è in corso n questi giorni, presso il Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna con il benestare della competente soprintendenza, la seconda edizione di Makars Summer School, il corso di Manifattura digitale dedicata ai Beni Culturali.

Organizzata da 3D Archeolab, società che si occupa di restauro e di applicazione di tecnologie 3D alla conservazione e promozione del patrimonio artistico e di Lumi industries, start-up montebellunese specializzata nello sviluppo e produzione di dispositivi per la stampa 3D a resina, dal 2 al 7 luglio 2018 viene riproposto il corso a cui partecipano otto ragazzi provenienti da tutta Italia che studiano o lavorano già nel mondo dell’archeologia, del restauro e della conservazione dei beni culturali. Durante il corso dello scorso anno, alcuni dei reperti più significativi delle collezioni archeologiche del museo, erano stati oggetto di rilievo 3D, elaborazione digitale e successiva stampa 3D.

 

I modelli tridimensionali realizzati durante la passata edizione, sono ora disponibili online nel sito 3D Virtual Museum. Il sito, gestito da 3D Archeolab, raccoglie modelli tridimensionali dei maggiori reperti provenienti da musei di tutta Italia e permette di accedere al patrimonio artistico italiano in un semplice click. A partire da oggi, chiunque, in qualsiasi parte del mondo si trovi, potrà osservare alcuni tra i reperti più significativi appartenenti al Museo Civico di Montebelluna, non solo fuori dalle vetrine in cui sono conservati, ma come non li avete mai visti. I modelli 3D realizzati, permettono di visionare i singoli oggetti a 360° e di poter ingrandire e apprezzarne particolari e dettagli altrimenti difficilmente visibili. La pubblicazione online di questi file é un mezzo attraverso il quale musei, a volte meno conosciuti, ma non meno ricchi di incredibili testimonianze storico-archeologiche, come quello di Montebelluna, possono valorizzare e mettere a disposizione di un pubblico sempre più vasto il loro patrimonio, incoraggiando la visita presso le loro sedi. Per questo a breve, gli stessi modelli saranno disponibili anche nel sito web del Museo.

 

Come lo scorso anno, anche quest’anno la conservatrice, Emanuela Gilli, ha selezionato una serie di reperti archeologici dalla collezione del museo, che verranno presi in esame durante il corso che si struttura in diversi moduli. Una prima parte, che si svolge all’interno del museo stesso, riguarderà il rilievo 3D dei reperti attraverso due tecnologie: la scansione con scanner 3D e la fotogrammetria digitale. Il materiale raccolto durante le prime giornate di rilievo, verrà poi elaborato per creare dei file tridimensionali digitali che in un secondo momento verranno fisicamente prodotti grazie alla stampa 3D. Sia i contenuti digitali che le stampe 3D realizzati, verranno poi donati al Museo che, grazie a questa iniziativa, si sta dotando di un archivio digitale dei reperti conservati, come stanno già facendo i maggiori musei di tutto il mondo e di una serie di riproduzioni che andranno a rendere ancora più interattive le visite al museo.

 



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Matteo Ceron

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