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28 marzo 2024

Cronaca

Multa con autovelox, ecco quando si può non pagare

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Multa con autovelox, ecco quando si può non pagare

ITALIA - È nulla la multa per eccesso di velocità presa con un autovelox la cui taratura non sia stata fatta presso un centro Accredia o da una società che abbia la certificazione ISO 9001. Lo ha appena, scrive la leggepertutti.it, stabilito la Cassazione. Non basta, quindi, che l’apparecchio sia stato tarato di recente.

 

La Suprema Corte ha ricordato nella sua sentenza che, secondo la normativa, era prescritta la verifica periodica di funzionalità e taratura, con cadenza almeno annuale, delle apparecchiature di controllo da remoto o per la contestazione successiva delle violazioni in materia di velocità. Verifica, però – continua la Cassazione – che deve essere effettuata presso un centro accreditato Accredia, ovvero l’unico organismo nazionale autorizzato a questo tipo di pratiche.

 

Altrimenti, deve essere fatta dalla società che ha costruito l’autovelox purché sia abilitato alla certificazione di qualità ISO 9001/2000. In caso contrario, la sanzione per eccesso di velocità non sarà valida. La sentenza aggiunge che una successiva norma del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che stabilito che le verifiche della taratura vengano eseguite, con tanto di certificato finale, da chi opera in conformità ai requisiti della norma UNI CEI EN ISOIEC 17025:2005 (e future revisioni) come laboratori di taratura, accreditati da ACCREDIA o da altri organismi di accreditamento firmatari a livello internazionale degli accordi di mutuo riconoscimento».

 

In conclusione: la multa si può contestare non solo se l’autovelox non è tarato ma anche se non è chiaro chi ha effettuato la taratura e se il costruttore era abilitato alla certificazione di qualità.

 



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