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20 aprile 2024

Nord-Est

Mose, via libera del Tribunale al piano di risanamento del Consorzio Venezia Nuova

Il Commissario rinuncia al concordato

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Mose, via libera del Tribunale al piano di risanamento del Consorzio Venezia Nuova

VENEZIA - Il Tribunale di Venezia ha dato oggi il proprio via libera al piano di risanamento del Consorzio Venezia Nuova, ponendo quindi le basi per la ripresa dei lavori di completamento del Mose, e la tutela delle aziende creditrici. Lo si apprende da fonti qualificate a Venezia. Il piano è stato presentato dal commissario del Cvn, Massimo Miani, insieme al legale del Consorzio, Stefano Ambrosini. Il tribunale veneziano ha preso inoltre atto della contestuale rinuncia al concordato da parte del commissario, dato che la procedura è nei fatti superata dal nuovo progetto di risanamento .

Decadono, contestualmente, anche i commissari giudiziali (Sante Casonato e Raffaele Cappiello), nominati l'estate scorsa dal tribunale. Alla base del piano di risanamento vi sono gli accordi con il Provveditorato alle opere pubbliche (voluti anche dal Ministero delle infrastrutture) e con le imprese, consorziate e non, molte delle quali tutelate in questa vicenda da Alfredo Biagini. Si apre così la strada per scongiurare il rischio liquidazione del Cvn e far ripartire le opere di completamento del sistema idraulico del Mose, entrato in funzione decine di volte tra il 2020 e il 2021 a protezione di Venezia dalle acque alte, ma sempre in modalità sperimentale e di emergenza. Grande soddisfazione per l'esito di questo lavoro è stato espresso dal commissario Miani, affiancato nel suo mandato dal commissario al Mose Elisabetta Spitz. Nel 22 gennaio scorso il Mims aveva confermato il cronoprogramma del completamento del Mose a partire da 18 mesi dal marzo 2022

"Ora il Consorzio potrà completare il MoSE, un'opera esempio di eccellenza per mettere in sicurezza Venezia con il suo enorme e unico patrimonio artistico, culturale e ambientale". Lo afferma il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini., commentando l'approvazione da parte del Tribunale Fallimentare di Venezia del piano attestato di risanamento presentato dal Consorzio Venezia Nuova (Cvn lo scorso 28 febbraio. Un passaggio fondamentale per il superamento della profonda crisi finanziaria in cui versava e per la ripresa dei lavori di completamento del sistema idraulico di protezione dalle acque alte.

"Si è risolta positivamente l- osserva Giovannini - a procedura che ha interessato il Consorzio, concessionario del Mims per la realizzazione degli interventi per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna, evitandone il fallimento. Ora potranno riprendere i lavori per completare il MoSE, esempio di eccellenza non solo per Venezia ma per l'intero sistema Paese, che sarà in grado di mettere definitivamente in sicurezza dal fenomeno dell'acque alta la città con il suo grande e unico patrimonio artistico, culturale e ambientale". La definizione del piano è stata possibile dopo l'accordo transattivo del 1 febbraio scorso tra il Provveditorato alle Opere Pubbliche del Triveneto - organo del Mims - e il Consorzio, che aveva ottenuto il via libera dalla Corte dei Conti il 21 febbraio. Si delinea dunque - rileva il ministero - il programma di completamento di tutte le opere finanziate in laguna attraverso un rinnovato cronoprogramma dei lavori di ultimazione delle barriere e delle conche, la loro messa in esercizio, nonché degli interventi paesaggistici e ambientali previsti nel Piano Europa, con la salvaguardia del sistema di imprese del Cvn e dei posti di lavoro.

 



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